“La chiesa fu costruita nel XVII secolo con una interessante facciata tardo secentesca nella quale il portale dell’avancorpo centrale presenta motivi scultorei di derivazione rinascimentale e la finestra superiore negli stipiti e piattabanda è decorata con motivi di ascendenza pugliese-salentina.
Due finestre ovali sulle pareti sghembe ed un coronamento a timpano con volute concludono il prospetto.
L’interno è a navata centrale con volta a botte lunettata, divisa da quattro arcate con pilastri, ed una navata laterale a destra,coperta da volte a crociera con quattro archi trasversali.
Una sobria decorazione in stucco su archi pilastri e volte, probabilmente realizzata da artisti locali, ravviva gli interni.
Sulla parte sinistra sono collocati splendidi altari barocchi, con dipinti su tela del XVII secolo, tra i quali “”La glorificazione dell’ Eucarestia”” e “”Santa Chiara che scaccia i Saraceni dal Tempio”” di Francesco Giordano; sono conservati anche un Crocifisso ed una statua dell’Immacolata in legno. Vi sono anche le tombe monumentali di Domenico Vaccaro e Nicola Maria Corbo e di Chiara Gagliardi con il figlio Andrea Corbo.
Da fonti del 1723 si apprende che il convento fu fondato nel 1615 dal Municipio, con, al piano terra, refettorio, cucina, dispensa e tre stanze, due delle quali adibite a foresteria, ed una grande stanza “”in cui si carda la lana per i panni da vestire per i frati””; al primo piano quattro dormitori, con trentadue celle, ed una “”mediocre”” libreria; all’epoca ospitava trenta frati.”