“SALVIAMO I POLMONI DEL PIANETA”
con questo slogan il WWF ha dato appuntamento sabato 5 e domenica 6 ottobre 2002 in 1000 piazze italiane per l’Operazione Foreste 2002 e per realizzare un grande obiettivo: assicurare un futuro alle popolazioni umane, animali e vegetali che dipendono dalle foreste africane del Bacino del Congo, gli ultimi “polmoni verdi” del pianeta.
Sono queste, infatti, uno dei piu’ grandi serbatoi mondiali di biodiversita’ e una risorsa strategica non da depredare ma da conservare. Dopo le foreste tropicali dell’Amazzonia sono le foreste del Bacino del Congo ad essere le più’ minacciate del pianeta: dalla sola Africa Subsahariana sparisce ogni anno un’area grande quando la Svizzera. Secondo il rapporto Fao, nell’arco di una generazione le foreste vergini del continente africano rischiano di rimanere un ricordo.
La distruzione, aggravata dalla guerra che ha devastato i paesi confinanti, e’ imputabile anche all’escalation di traffico illegale dai paesi centroafricani ai paesi occidentali, Italia compresa. L’Italia e’ infatti il primo importatore di legname tropicale africano dal Camerun e meta’ delle sue importazioni e’ illegale.
Il WWF nel ringraziare per il sostegno tutti coloro che hanno aderito all’iniziativa ai quali in cambio di un contributo economico è stato offerto un terrario di 3 piante grasse, con la poossibilità diventare soci del WWF con un’altra piccola quota aggiuntiva, ricevendo subito in regalo un portachiavi di legno certificato FSC, il marchio internazionalmente riconosciuto che garantisce la provenienza dei prodotti in legno e carta da foreste gestite in modo sostenibile.
I fondi raccolti dall “Operazione Foreste 2002” serviranno a sostenere il progetto Jengi, un grande piano di tutela delle foreste nel Sud-Est del Camerun, un’area di straordinaria importanza naturalistica che rischia di essere devastata da taglio illegale e bracconaggio. Un progetto grazie al quale il Governo camerunense ha negato le concessioni di taglio in un ampio corridoio forestale, creando di fatto la più grande area protetta del paese, vasta piu’ di 1.223.000 ettari.
L’iniziativa patrocinata della Presidenza della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri delle Politiche Agricole e Forestali e del Ministero delle Attivita’ Produttive, in Basilicata si è svolta nelle Oasi e nelle piazze di: Potenza, Matera, Policoro, Rotondella, Palazzo San Gervasio, Acerenza, Rionero in Vulture, Moliterno, Montemurro e Viggiano.
Positivo ed entusiasmante il bilancio delle due giornate. Centinaia le persone raccolte ai banchetti del WWF mentre molti cittadini si sono collegati al sito www.WWF.it del WWF e che hanno chiamato il numero verde 800.99.00.99 per sapere come raggiungere i banchetti.
“Siamo molto soddisfatti del successo riscosso – ha dichiarato Angela Risucci, presidente del WWF Basilicata -, perche’ dimostra la sensibilita’ dei lucani verso la difesa della natura e la voglia di condividere i nostri sforzi per fermare la distruzione di uno degli ultimi serbatoi mondiali di biodiversita’ . La Basilicata attraverso i volontari del WWF è riuscita a guidare la classifica delle regioni che hanno maggiormente contribuito all’Operazione. Campionessa di generosita’ , la Basilicata ha fatto registrare un “tutto esaurito” nonostante sabato 5 ottobre molti centri sono stati investiti da piogge torrenziali”.
Il denaro raccolto dall’ “Operazione Foreste” servira’ quindi a sostenere il progetto Jengi del WWF, un piano di tutela nelle foreste del sud-est del Camerun abitate da elefanti, antilopi, bufali, gorilla, scimpanzè e che rischia di essere devastata da tali illegali e bracconaggi. “Il rischio che l’illegalita’ penetri in questa foresta e’ altissimo- afferma Paul Noupa, consigliere WWF per le Aree Protette dell’Africa – Un primo risultato e’ gia’ stato ottenuto: recentemente il Governo del Camerun ha negato le concessioni di taglio nel corridoio che collega le foreste Boumba Bek e Nki, ma resta molto altro da fare, a fianco delle popolazioni locali”.
(Dr. ssa Angela Risucci – Presidente Regionale WWF Basilicata)