Il 28 e 29 Settembre a San Severino Lucano si è tenuto un convegno dal titolo ?Parchi d?Europa a confronto?. Non ho seguito i lavori a causa di un senso di nausea viscerale per le sfilate dei soliti pezzi grossi attualmente riciclati da ?esperti? di tutela ambientale e gestione del territorio.
Forse ho sbagliato, ma sinceramente sono stufo di essere invitato unicamente per riempire la sala e non far sfigurare televisivamente gli organizzatori. Io reclamo un Diritto di Cittadinanza, di ?ascolto? che fino ad oggi ci è stato negato.
Sono stufo di vedere la Rai al servizio delle eminenze politiche di turno: registrano le prime parole di circostanza, fanno la solita intervista/comizio e se ne vanno.
Non ha caso è passato inosservato sui media qualcuno che ha tentato di rovinare la festa: Giuseppe Carbone storico ex sindaco di Terranova di Pollino si è presentato con un volantino dal titolo ?No al Parco Inquinato?.
Il volantino a sua firma come rappresentate dei DS della sua sezione contesta il Progetto Enel di conversione a Biomasse della centrale Termoelettrica del Mercure nell?omonima Valle.
La centrale in questione dovrebbe produrre corrente elettrica bruciando residui della lavorazione del legno non trattati e scarti vegetali. Ma il termine Biomasse, apparentemente innocuo e rassicurante (sa di Biologico), è troppo vago. In teoria escluderebbe solo fonti organiche di origine fossili (petrolio, carbone).
Il progetto di conversione è stato autorizzato il 20 giugno 2002 dall?Ente Parco Nazionale del Pollino e il 2 settembre anche dal Direttore del settore Attività Economiche e Produttive della Provincia di Cosenza: la centrale infatti è localizzata nel comune di Laino Borgo (CS)
Alla Basilicata la questione non interessa in quanto la stessa è distante dalla nostra Regione almeno 100 metri dal confine: quindi possiamo stare tranquilli.
In particolare la Provincia di Cosenza ha autorizzato secondo Pinuccio Carbone anche la combustione di materiali diversi: in sostanza il rappresentante dei DS teme che la centrale possa diventare un vero e proprio inceneritore di rifiuti organici e quindi rappresentare una fonte notevole di inquinamento dell?aria con l?importazione di rifiuti da un bacino interregionale molto vasto.
Il tutto è successo in assoluta assenza di un dibattimento locale: partiti di qualsiasi area, associazioni ambientaliste, amministrazioni, sembrano non saperne nulla o tacere di proposito.
Il Parco come Ente di tutela del territorio, e quindi garante anche della qualità ambientale, dimostra anche in questo caso di essere inadeguato, assente.
Il Parco autorizza tutto: centrali elettriche, idroelettriche, elettrodotti, strade. Anzi a volte si fa promotore di iniziative poco compatibili con gli obiettivi fondamentali del Parco, oppure fa finta di non vedere, di non capire (anzi qualche volta non capisce veramente).
Mi chiedo a cosa serva a questo punto chiedere l?autorizzazione al Parco, se l?Ente si limita solo a dare pareri favorevoli.
Ma non fatevi illusioni: per avere un parere favorevole sulla realizzazione di una vostra piccola piccola opera o iniziativa bisogna essere grossi, molto grossi.