Il Vertice di Johannesburg e le scelte della Regione Basilicata
Il WWF chiede maggiore coerenza sulle scelte delle politiche di sviluppo.
Tra i temi in discussione in questi giorni al Vertice di Johannesburg, quello della produzione energetica e del relativo impatto ambientale, rappresenta senz’altro uno dei più importanti ed attuali. Le necessità di ridurre le emissioni di gas serra nell’atmosfera e, comunque, di garantire la fornitura di energia elettrica a due miliardi di persone nei paesi sottosviluppati per consentire loro un miglioramento sensibile delle condizioni di vita richiede, necessariamente, un impegno deciso nel campo delle fonti rinnovabili a livello planetario. Tuttavia anche in questo specifico contesto sussistono divergenze d’opinione sostanziali che sono emerse nel corso del vertice e che hanno portato a risultati deludenti con la definizione di obiettivi vaghi.
Le difficoltà create da paesi come l’Arabia Saudita, gli Stati Uniti, il Canada e l’Australia alla definizione di tali obiettivi, denotano, purtroppo, la grande influenza che le lobbies del petrolio hanno avuto sugli esiti dei lavori. L’attenzione rivolta ai grandi temi di Johannesburg, geograficamente da noi così lontana, non deve, tuttavia, farci dimenticare il ruolo che ognuno può svolgere, anche a livello locale, nel grande impegno per la lotta in difesa dell’ambiente e, quindi, del pianeta. Le ansie per gli effetti sempre più evidenti che un inopportuno stile di vita individuale ed una concezione antiquata e falsata dello sviluppo stanno drammaticamente determinando anche nella nostra regione, dovrebbero aiutarci ad emergere dallo stato di indifferenza e di rassegnazione che troppo spesso ci rende inattivi di fronte a scelte ritenute “strategiche” per il futuro della Basilicata, ma che in realtà rappresentano solo il risultato di una subalternità della politica alle perverse logiche dell’economia globalizzata.
La Basilicata, infatti, sta assurgendo sempre di più al ruolo di “terra di nessuno“, oggetto delle mire di gruppi imprenditoriali che trovano facile attuazione di progetti che prevedono lo sfruttamento o l’utilizzo del territorio per finalità ed obiettivi del tutto avulsi dal contesto locale. Tali iniziative garantiscono esclusivamente rilevanti profitti aziendali a fronte di insignificanti vantaggi per le popolazioni locali e determinano un irrimediabile dispendio di risorse ambientali di inestimabile valore.
L’ormai nota incapacità di gestire localmente e proficuamente tali processi, associata ad una pianificazione settoriale carente o inadeguata hanno determinato, nel corso degli anni, diverse situazioni di crisi che rischiano di condizionare negativamente e pesantemente, in modo irreversibile, il futuro di questa regione. L’ostinazione dimostrata, con risvolti mediatici spesso grotteschi, nella difesa “politica” delle perforazioni petrolifere in Val d’Agri, ritenute compatibili con l’istituzione di una parco nazionale che non riesce a trovare una sua definizione territoriale per un chiaro ruolo di subalternità del progetto agli interessi delle multinazionali del petrolio, rappresenta solo uno degli esempi della inconcepibile tendenza culturale nell’ambito della quale si muove la regione. L’accordo di programma recentemente stipulato tra Regione e Comune di Scanzano Jonico, per la realizzazione di un polo turistico con migliaia di posti letto da aggiungere agli altri progetti per la realizzazione di megavillaggi e di porti turistici previsti lungo tutti i 35 chilometri della costa jonica lucana conferma come tale tendenza sia, purtroppo, ancora attuale in barba a tutte le possibili, immaginabili definizioni di sviluppo e di turismo sostenibili.
Il WWF perciò torna a chiedere ancora una volta che , al di la di tutti i vuoti proclami sullo sviluppo sostenibile, la Regione Basilicata attui sul territorio, ed in particolare nel settore energetico, nella conservazione della biodiversità, nella promozione del turismo e nelle scelte sulle problematiche dei rifiuti , politiche che possano consentire realmente uno sviluppo equilibrato basato sul rispetto assoluto delle valenze ambientali e culturali.
IL WWF ITALIA PER IL SUMMIT:
-Sito speciale: dedicato al Summit di Johannesburg il sito del WWF con gli aggiornamenti, i dossier, i link e una ricca photogallery : www.wwf.it/summit
-Aggiornamenti: visitando il sito è anche possibile registrare la propria e-mail per essere aggiornati sugli sviluppi del summit, gli eventi previsti.
– Il proprio messaggio ai leader con “SOS PLANET”: nell’ambito della campagna globale dell’associazione sos-save our planet il WWF e TJNET hanno lanciato in italia un’iniziativa rivolta ai giovani per inviare ai leader del mondo messaggi di richiesta, attraverso sms, invitandoli a prendere decisioni efficaci e concrete sullo sviluppo sostenibile. Basta comporre il numero speciale 38044440044 e digitare la parola chiave sos seguita dal proprio messaggio personalizzato. L’invio dei messaggi è possibile anche cliccando sul sito www.wwf.org/sosplanet
Tutti i messaggi inviati vengono visualizzati su un display posto vicino al luogo del summit di Johannesburg.
Il 4 ottobre infine è previsto a Potenza un incontro con Gianfranco Bologna, portavoce del WWF a Johannesburg sugli scenari futuri del pianeta delineati al vertice sullo sviluppo sostenibile. Durante l’iniziativa saranno presentate le mostre sui cambiamenti climatici e sull’impronta ecologica.(Gianfranco Botte – Responsabile Energie e risorse WWF Basilicata).