14 agosto,ore 22:00 – Piazza Delfino è quasi vuota nonostante l’esibizione del gruppo di musica etnica “Sholò” di Pisticci e dintorni,organizzata dall’Ammministrazione comunale e dalla Pro loco, stia per iniziare.

La gente è sparsa per le strade che già iniziano a colorarsi della festa imminiente (S.Rocco). Dal silenzio si fa strada un tamburo che, come il palpitare di un cuore, cattura l’attenzione di tutti.Dalla nebbia sbucano pian piano tutti i componenti del gruppo. Bastano pochi minuti, il tempo di un brano, forse due, e la piazza si riempie di gente. La musica è coinvolgente e col crescere del ritmo, aumenta notevolmente l’entusiasmo. Melodie che provengono dal nostro passato, dalla nostra storia provocano sensazioni sorprendenti…è musica che entra nel sangue, che da sempre ci appartiente…E si fatica a tenere fermi i piedi ascoltando alcune tarantelle o un’allegrissima pizzica,sarebbe liberatorio ballare così, senza pensare a niente…è il potere di questa musica.Ma in piazza c’è gente e tutti ci tratteniamo nonostante gli inviti dell’avvenente(e bravissima!) danzatrice del gruppo, Viviana che è scesa tra il pubblico per coinvolgerlo ulteriormente. Brividi intensi accompagnano le canzoni che maggiormente parlano di noi, della nostra gente e di questa terra magicamente meravigliosa, ma da sempre sfortunata e dolente. E poi due momenti inaspettati quanto emozionanti. In una pausa del gruppo, il sindaco, Giovanni Armiento, saluta un gruppo di tolvesi emigrati in Sud America e tornati per trascorrervi parte dell’estate e si sofferma a parlare con parole accorate della piaga sempre aperta dell’emigrazione e del dramma che porta con sè.

A termine del suo breve discorso, invita sul palco uno degli emigrati, che con la sua splendida voce,esprime tutto il dolore per la nostalgia della sua terra con alcune tra le più belle canzoni napoletane e con parole commoventi. Dopo questo momento di intenso pathos, gli “Sholò” riprendono il microfono ed infiammmano nuovamente la piazza.
Altro momento davvero bellissimo (almeno per me!) è la dedica da parte del gruppo di un brano alla Pro loco. Non a caso, la canzone prescelta è “Briganti“, ormai inno della Lucania, che per i ragazzi dell’associazione rappresenta un’emozione particolare perchè colonna sonora di molte serate nonchè delle “piccole esibizioni” che ormai da due anni allietano il carnevale tolvese. Così dopo un paio di strofe  altre voci si uniscono a quelle sul palco. La Pro loco al completo canta a voce sempre più alta vincendo così ogni imbarazzo.

Terminita la canzone non si può far altro che ripeterla, per la gioia di molti. A quel punto gran parte della timidezza sparisce e attrono a Vivana, si forma un cerchio che la accompagna (come può) nella sua splendida danza. Ma spesso ce la portano via perchè sono molti gli uomini, anche non giovanissini, che vogliono ballare con lei. Le due ore di musica volano tra ritmi coinvolgenti e canzoni che fanno riflettere sui problemi che da sempre addolorano la nostra terra. Alla fine ci viene spontanteo richiedere “Briganti” e questa volta il coro dalla piazza è quasi più forte delle voci dal palco… Davvero tutto molto bello, compresa la sensazione straordinaria, a luci spente,di essere inevitabilmente semplicemente lucani…

 

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