Secondo il “Piano di organizzazione della gestione dei rifiuti” nella Provincia di Potenza, approvato dall’Amministrazione Provinciale dopo le osservazioni, non sempre positive, degli enti locali e delle associazioni ambientaliste, la discarica di Moliterno, già soggetta l’anno scorso a pressioni ed ordinanze regionali del presidente Bubbico per ospitare 50mila tonnellate di RSU provenienti dalla vicina Campania, dovrebbe essere più che raddoppiata; la discarica infatti dovrà ospitare oltre agli attuali RSU provenienti dagli 11 paesi della C.M Alto Agri e all’occorrenza da centri quali Lauria e Lagonegro, anche i rifiuti provenienti dall’area sud del bacino centro della provincia di Potenza.
Presso questo sito andrà realizzata l’impiantistica di vagliatura meccanica, di biostabilizzazione delle frazioni umide e trasferimento delle frazioni secche; in parole più comprensibili i rifiuti non arriveranno “tal quali”, ma saranno prima resi sterili nelle frazioni umide e poi trasferiti come frazioni secche. Su tutto questo incombe un periodo transitorio, che non si sa quanto durerà, in cui i rifiuti arriveranno tal quali da tutti i paesi dell’area sud del bacino centro in attesa che venga correttamente realizzato il piano di cui sopra e con il pericolo certo dell’aumento dei problemi di cui soffrono questa ed altre discariche di RSU.
Ed infatti, è proprio di questi giorni un grave incidente dovuto alla rottura di un tubo di scarico del percolato prodotto dalle frazioni umide, che si è sversato fuori della discarica nel vicino Fosso Acqua del Papa in quantità notevoli; il percolato è un liquido inquinante contenente residui di metalli tossici. Anche se l’incidente sembra circoscritto e la C.M. Montana Alto Agri sta provvedendo tempestivamente al risanamento della situazione sia dal punto di vista tecnico che ambientale, restano molti interrogativi ai quali devono rispondere le autorità preposte:
- Quando si farà la raccolta differenziata?
- E’ proprio necessario insistere col vecchio criterio delle discariche di RSU ed in particolare della discarica di Moliterno che, nata per durare al massimo 7 anni, è in funzione da più di 7 anni senza mai avuto una valutazione di impatto ambientale ?
Moliterno possiede nelle vicinanze un’Oasi naturalistica comunale gestita dal WWF e dal Gruppo Naturalistico Moliternese, ha un territorio tra i più pregiati dal punto di vista naturalistico, ha risposto al costituendo Parco nazionale della Val d’Agri e Lagonegrese offrendo buona parte di questo territorio, ha pagato per 7 anni il suo contributo di solidarietà nei riguardi della popolazione della valle dell’Agri ospitando i rifiuti di tutti : il WWF, in sintonia con le posizioni espresse dal Sindaco del Comune di Moliterno dr.ssa Angela Latorraca, chiede perciò che la discarica venga chiusa e che Moliterno possa puntare realmente su uno sviluppo del territorio basato sul turismo naturalistico, sull’ educazione ambientale e sulle attività economiche tradizionali e sostenibili.