Il Consiglio Comunale di Potenza ha aderito alla costituzione della società per azioni denominata Acquedotto Lucano S.p.A. ed ha approvato a maggioranza, con il voto contrario del Polo delle Libertà e del Gruppo Misto, lo statuto sociale. In pratica si è deciso di costituire, unitamente a tutti gli altri Comuni della Basilicata aderenti, una società per azioni denominata “Acquedotto Lucano S.p.A.” e di di sottoscrivere una quota del capitale sociale pari ad Euro 69.295. Dopo l’adozione dei necessari atti, il dirigente preposto, provvederà al versamento dei 3/10 (tre decimi) del valore delle azioni sottoscritte entro la data stabilita per la stipulazione del contratto sociale;
La relazione introduttiva al dibattito è stata tenuta dall’assessore ai lavori pubblici Pasquale Lamonica il quale ha spiegato le motivazioni alla base della decisione dopo aver, nei mesi scorsi, stabilito invece di affidare il servizio idrico della città all’Acquedotto Pugliese.
“Il Consiglio Comunale con una delibera approvata il 20 dicembre 2001, aveva infatti espresso favorevole indirizzo alla scelta della Giunta di affidare all’Acquedotto Pugliese S.p.A. la gestione del servizio idrico integrato per il periodo di un anno, con possibilità di proroga fino all’individuazione, da parte della locale Autorità d’Ambito Locale Territoriale (A. A.T.O.), del gestore unico d’ambito;
Con la stessa deliberazione si era approvato lo schema di convenzione da stipulare tra il Comune, l’Acquedotto Pugliese S.p.A. e la citata Autorità.
La convenzione era stata regolarmente stipulata e a conclusione delle numerose riunioni, tenute sul tema, in data 13 maggio 2002 il competente Dirigente Comunale aveva trasmesso all’Acquedotto Pugliese S.p.A. lo schema di contratto da sottoscriversi ma la società non aveva tempestivamente e formalmente riscontrato.
L’8 luglio scorso il Sindaco con comunicazione telegrafica ha richiamato l’Amministratore Unico della Società citata alla necessità di sottoscrivere il contratto indicando, ultimativamente, la data del 19 luglio u.s. per la stipulazione del contratto.
Una nota di analogo contenuto è stata rivolta al Presidente dell’A.A.T.O.
Il Direttore Generale dell’Acquedotto Pugliese ha riferito al Sindaco la necessità di approfondire ulteriormente alcuni aspetti dello schema contrattuale, nonché l’esigenza di sospendere le attività in corso tra le parti, attesa la prevista costituzione, qualificata come inevitabile, di una Società per azioni a capitale pubblico, tra i Comuni costituenti l’A.A.T.O. di Basilicata, destinata ad assumere la gestione dei servizi.
Il Presidente dell’A.A.T.O intanto comunicava al Comune che, per essere stato approvato il 29 giugno 2002 il “Piano d’Ambito” previsto dalla Legge n. 36/1994 e per essere in itinere la costituzione di una Società (“Acquedotto Lucano S.p.A.”) tra i Comuni della Basilicata destinata ad assumere la gestione del servizio, la convenzione prevista per l’affidamento all’Acquedotto Pugliese S.p.A. del servizio nel Comune di Potenza doveva ritenersi superata e di conseguenza, la previsione della stipulazione, in data 19 luglio , del contratto è risultata disattesa.
Nel corso della riunione tenutasi il giorno 8 luglio 2002, i Sindaci facenti parte dell’assemblea dell’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale hanno stabilito di procedere alla costituzione di una società pubblica interamente partecipata da tutti i Comuni della Basilicata, destinata ad acquisire dalla stessa Autorità la gestione del servizio idrico integrato, in base a quanto previsto dall’art. 35 – 5° comma – della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (legge finanziaria 2002).
La gestione del servizio da parte di detta società appare, oltre che necessaria in quanto unico deve essere il gestore in ambito regionale, conveniente perché la stessa società, con i supporti manageriali indispensabili, potrà gestire all’insegna dell’economicità e dell’efficienza.
La normativa citata impone l’obbligo di cedere, in tempi abbastanza brevi, parte del pacchetto azionario a “privati”, e quindi verrà a definirsi compiutamente quel carattere di imprenditorialità e competitività che siffatta Società dovrà possedere.
Ecco perché dunque la scelta dell’affidamento della gestione dell’Acquedotto Pugliese S.p.A. si è ritenuta i superata.”