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Sogno di una notte di mezza estate

E’ tutto pronto per l’esodo estivo. Milioni e milioni di automobilisti intenti a rincorrersi, ad appisolarsi, a riempire le interminabili code ai caselli e le carreggiate della Salerno-Reggio Calabria, che tra un finto incidente ed uno vero, dimostra di meritare l’ultimo posto nella speciale classifica dell’affidabilità e della sicurezza. E pensare che c’è chi sostiene la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Che ben venga…
Ho sognato la mia terra senza l’ombra di un problema e di un pensiero emigrante di massa. Penso agli agricoltori che perderanno i raccolti e la ricompensa per il sudore profuso. In questi giorni sono aumentate le proteste e le lunghe code di trattori fino alla di ga di Senise (la più capiente d’Europa a quanto pare: 550 milioni di litri d’acqua. Ma inutile). Si sta chiedendo a gran voce un accordo, in tempi brevissimi, tra il Governo e la Regione Basilicata. Scusateci se la situazione è drammatica.

Ricordo che ogni anno ci viene annunciato l’avvento di una nuova estate, diversa dal solito, portatrice di immani cambiamenti, sensazioni indescrivibili, riforme, Eden…Ma nulla si muove. Siamo troppo tradizionalisti e prigionieri delle abitudini consolidate.

C’è chi scrive e c’è chi legge. C’è chi soffre e si lamenta per la siccità che mortifica l’economia e c’è chi promette immediati interventi. C’è chi visita il nuovo sito del Comune di Rivello e c’è chi dispensa critiche ed invidie. C’è chi pensa e promuove e c’è chi abbraccia la politica del disfattismo. C’è chi abbandona il proprio cane ai bordi delle autostrade e c’è chi preferisce avvelenarli…i cani. C’è chi sapientemente promuove il mercatino delle cose usate e c’è chi usa il mercato del lavoro per creare il nuovo ideal-tipo lucano: disoccupato al 100%. C’è chi fa notare la “scempiataggine” di una trivellazione e c’è chi la compensa con un’altra di dimensioni ed intensità maggiori.

C’è chi accusa un mio amico di non essere l’autore di una sua fotografica visione delle cose perchè non le ha immortalate con il suo strumento abituale; ma, rammento che “le immagini sono lo strumento rivoluzionario delle idee” (Pi.Do.), quindi, non credo che le idee siano ‘esclusività’ per uno strumento specifico, ma figlie di chi le partorisce…con qualsiasi mezzo. Dico al mio amico: “Non ti curar di lor, ma guarda e scatta…”.

C’è chi non ha capito quanto scritto e c’è chi invece me lo rinfaccerà. C’è chi può e chi non può. C’è chi ha promesso posti di lavoro per tutti e c’è chi, come tutti, ‘sgomita‘ per un posto di lavoro. C’è chi vuole il Parco della Val d’Agri-Lagonegrese e c’è chi, invece, ha paura dei leoni che lo abiteranno. C’è chi pensa all’ospedale unico e chi avrà difficoltà a raggiungere l’unico ospedale dei dintorni. C’è chi sa, come me, che sarà la solita estate, ma sempre la migliore…

…C’è chi rode e chi sorride…