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Festival RADICI: parole e musiche dalla terra

Il festival di musica etnica “RADICI. Parole e musiche dalla terra.”, organizzato dalla Pro Loco di Viggianello  in collaborazione con il Comune, punta quest’anno su gruppi giovani e decisamente qualitativi nel panorama della musica etnica o di ‘recupero’ della musica di tradizione orale, in specie nel Mezzogiorno d’Italia, con uno sguardo comunque sia alla cultura balcanica, rom e medievale sia alla produzione d’autore, ovviamente in chiave popolare ed etnica.

RADICI si sforza di coniugare il messaggio sonoro, l’appuntamento di richiamo con lo scopo di valorizzare le risorse naturalistiche (siamo nel cuore del Parco Nazionale del Pollino) e culturali dell’intera area (tradizioni e patrimonio musicale) in modo da offrire ai cultori a ai tanti appassionati del genere un assaggio delle fresche identità sonore delle nuove generazioni sempre più attente alla cultura tradizionale in uno scenario incantevole sia dal punto di vista paesaggistico che in fatto di vivacità culturale. La musica e il legame con le proprie radici sono il binomio forte perché il suono diventi veicolo di scambi di sentimenti, di culture, di diversi modi di fare e di intendere la musica.

Quattro appuntamenti fra gli scorci più caratteristici di Viggianello, uno fra i paesi più antichi del Pollino, immerso nel bel
verde delle cime più alte del massiccio, fra la buona cucina, suggestivi riti religiosi, dove le ‘radici’ e la valorizzazione del
patrimonio culturale sono ancora forti e la musica stimola nuovi percorsi di scoperta. Ciò spiega perché negli stessi giorni del
festival vengono calibrate iniziative di promozione della cultura tradizionale come l’esibizione dei maestri suonatori del Pollino
(zampogne, surduline, organetti) e rituali di ballo popolare legati alle feste religiose (tarantella con la falce, riti arborei, danze col grano, ecc.).

La rassegna quest’anno è dedicata alla musica klezmer e rom, alle giovani tendenze d’autore con richiami etno-jazz e a gruppi che si ispirano alle tradizioni campane e pugliesi.
Durante il festival, possibilità di escursioni sulle cime del Pollino, visite guidate nei centri storici e nei musei degli strumenti popolari, sosta con camper o tenda, sistemazione in appartamenti e in alberghi.