I minuti di spasmodica attesa, precedenti la fase di gioco, hanno offerto un variegato scenario alla vista di quanti avrebbero vissuto, di lì a poco e da protagonisti, l’incontro decisivo dei playout, che avrebbe decretato a chi sarebbe spettata la permanenza in B2, tra le contendenti Levoni Potenza e Luiss Roma; eccone una sintesi descrittiva: il palazzetto CONI, gremito all’inverosimile in ogni ordine di posti, quasi al limite della capienza e delle norme di sicurezza; le Forze dell’Ordine schierate in stato di massima allerta; le due squadre alle prese con nervi da mantenere saldi e livello dell’adrenalina da tenere sotto controllo; il gruppetto di tifosi in pole position impaziente di far risuonare tamburi e trombette; i restanti spettatori vigili, timorosi e fiduciosi; gli arbitri e gli ufficiali di campo pronti ad eseguire i propri compiti e a non creare eventuali episodi di accesi contrasti dentro e fuori dal campo.

La palla sollevata per la contesa iniziale ha favorito i romani, i quali, rompendo subito gli indugi e accantonati i convenevoli da ospiti, hanno esordito violando il canestro locale; la risposta potentina è giunta puntuale, anzi i nostri giocatori hanno iniziato subito ad incrementare il vantaggio, da ineccepibili padroni di casa. Il pubblico ha apprezzato i buoni propositi e le iniziative organizzate grazie anche a schemi tattici indovinati e messi in atto dal ritrovato play argentino in versione altruista; le azioni si sono susseguite fra ritmi frenetici e fasi concitate, ma con una tendenziale rimonta degli avversari, riusciti a ridurre il distacco e a portarsi sotto di sole tre lunghezze, quando si è conclusa la prima frazione di gioco (18:15).

Ripartite di slancio entrambe le formazioni, il vantaggio minimo dei lucani è stato costante per tutta la durata del 2° quarto, terminato sul 36:34; i presenti hanno assistito ad una prova notevole, sia sul piano agonistico e atletico che su quello tattico, infatti i rispettivi errori subito avevano ripercussioni o davano i loro frutti, penalizzando o favorendo. D’altronde, il principio di esclusione si basa proprio sull’aut aut, su una sorta di eliminazione per selezione da competizione…

L’intervallo ha contribuito a far ricaricare le batterie dei giocatori e alla trasmissione simultanea di nuove energie provenienti dalla tribuna, che aveva assunto le sembianze di una compagine omogenea e accomunata da spirito guerriero.

La ripresa del gioco è stata dominata dalla Levoni, che ha ingranato la marcia giusta ai danni degli universitari, rimasti “fuori corso” per qualche minuto, con uno svantaggio massimo di 9 punti; ma, mentre si susseguivano regolarmente le rispettive azioni, ecco spegnersi il tabellone luminoso, come una sorta di richiamo dall’alto, un “fulmine a cielo coperto”, un segno premonitore…? Nonostante i reiterati interventi degli addetti e del pragmatico custode Paolo, il problema permaneva e si è deciso di ricorrere ad attrezzature alternative: il segnapunti manuale d’emergenza (ulteriore conferma dell’efficienza tecnologica dell’impianto strutturale deputato allo svolgimento delle competizioni sportive?).
La tensione accresciuta dall’attesa, il raffreddamento muscolare causato da una prolungata fase statica, hanno determinato un lieve calo nel rendimento della squadra casalinga, che si è lasciata inseguire, tallonare e superare, sebbene con un margine minimo di distacco. La situazione in termini di falli personali commessi dai giocatori ha aggravato equamente i bilanci, mentre iniziava a profilarsi l’ipotesi di un pareggio, con conseguente necessità dei tempi supplementari ed annesse complicazioni nell’andamento complessivo del gioco.

Giunti all’epilogo delle tormentate e alterne vicende, si sono verificati episodi importanti e decisivi per la gestione degli ultimi frangenti; gli agguerriti locali hanno sfruttato al meglio tutto l’arsenale rimasto a disposizione, investendolo nella fase d’attacco e trincerandosi in una difesa quasi disperata, ma ben congegnata e a tratti dimostratasi inespugnabile. A circa 5′ dalla cessazione delle ostilità, il nostro vantaggio ammontava a soli 5 punti, per poi restare suscettibile di lievi modifiche, fino all’aumento definitivo di 2 punti ancora (per un totale di 7), che ci ha regalato vittoria e salvezza!

Riteniamo opportuno rendere giustizia e merito alla prestazione di tutti i giocatori della Levoni Potenza, sia quelli scesi direttamente in campo che gli altri rimasti in panchina solo formalmente, ma che hanno sostenuto comunque la causa e le sorti della squadra; un tributo doveroso all’impegno di Cisneros, generoso di assists, schemi a favore di giocate corali e tiri precisi (sia in lunetta che dalla lunga distanza).

Insomma, onori ai due argentini e ai giocatori reclutati da altre squadre per affrontare questo campionato, riagguantando la permanenza in B2 all’ultima chance, ma soprattutto largo ai lucani veraci, che hanno combattuto come giovani e ruggenti leoni!

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