Gli artisti Giuseppe Satta, Maurizio Salconi e Alfredo Veneziane, hanno presentato stasera 23 maggio, alle 20.30 le loro installazioni all’interno dell’esposizione d’arte contemporanea Future Visioni promossa dalla Provincia di Potenza e da Asud e curata dall’associazione Amnesiac Arts.
Giuseppe Satta presentando l’installazione Shoes così descrive il lavoro: “Ho raccolto il materiale negli ultimi due anni,in parte presso amici ed in parte nei mercatini dell’usato; per realizzare questo lavoro ho utilizzato maggiormente ossidi di ferro e di cobalto. Quello che maggiormente mi interessava era di liberare la pura forma che questi oggetti racchiudono. Un altro elemento importante per me era di rendere visibile la qualità dello spazio che si genera intorno a queste forme, e la tensione che evoca il movimento. Ho poi cercato di interpretare momenti, situazioni, come micro-storie sospese nel tempo.”
Maurizio Salconi e Alfredo Veneziale presentano il progetto d’installazione Forme Autonome di Contatto composta da un piccolo ambiente in cui si svolge una narrazione vocale dal titolo Un gesto cui non ho risposto, e dalla video installazione Futuro Anteriore. In entrambe le opere, a partire da ricordi personali che gli artisti hanno selezionato, la narrazione decostruisce il racconto stesso negli elementi che appartengono agli specifici linguaggi sensoriali attraverso le forme e le consistenze fisiche della percezione, che sono state fatte riemergere dalla memoria.
Come afferma Alfredo Veneziale, si è concluso solo un punto del percorso definito all’interno del progetto Forme Autonome di Contatto che l’associazione èvoca – uno spazio per l’arte, di cui i due artisti fanno parte, sta sviluppando da alcuni mesi e che qui a Potenza ha presentato in anteprima.
L’associazione èvoca lavora a Roma e ha lo scopo di promuovere nuovi artisti tramite eventi espositivi e workshop.
Arcangel ha presentato il progetto Atari Noise, in cui descrive l’alienazione attraverso l’uso di tecnologie informatiche. Le sue opere viaggiano direttamente sulla rete cercando di catapultare il fruitore in un universo di bit in destrutturazione.