Francesco Grillo ci espone la ricerca che con “Vision”, pensatoio fatto da giovani provenienti da vari ambienti (accademici, professionali e manageriali), porta avanti: un’analisi dell’impatto delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione (quindi non soltanto internet) sui grandi settori della società.
Lo studio è finalizzato anche a capire il cambiamento dell’assetto istituzionale ed organizzativo che le tecnologie comportano.
Un primo frutto di tale iniziativa è stato la pubblicazione di un libro sulla sanità, “Il ritorno della rete”; in fase di realizzazione un lavoro che ipotizza uno scontro tra le automobili e la rete. Non ultimo, uno studio sulla scuola e sulle altre grandi istituzioni.
Nuove e vecchie tecnologie possono vivere insieme?
In effetti, il rapporto tra vecchio e nuovo è vario; ci sono vecchie tecnologie che frenano lo sviluppo delle nuove; un esempio è il fax, che ha rallentato lo sviluppo della posta elettronica. In altri casi, invece, le nuove tecnologie hanno supportato le vecchie, ad esempio la televisione.
Il dato da rilevare è che l’intervento di nuove tecnologie porta ad uno spostamento in termini di equilibri e di potere all’interno delle strutture sociali. Le nuove tecnologie metteranno a rischio l’intero sistema sociale.
La democrazia è figlia della rivoluzione industriale; se stiamo andando verso una nuova rivoluzione, probabilmente avremo qualcosa di diverso dalla democrazia.
Ma su queste riflessioni siamo decisamente indietro.