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Le valli del sapere

In occasione del 2° Forum promosso dall’U.C.I.D. (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) di Basilicata e con due giorni di anticipo rispetto alla data stabilita per renderne pubblici gli obiettivi, riportiamo una sintesi dell’intervista realizzata grazie al contributo del Presidente, l’ingegnere Filippo Ciuffi. L’iniziativa, finalizzata ad illustrare percorsi per valorizzare il capitale della conoscenza, attraverso il supporto concreto di un progetto pilota, avrà luogo sabato 25 c.m. alle 9:30 c/o l’Aula Magna dell’Università di Potenza (sede di Via Nazario Sauro); alla presenza di soggetti della società civile, convocati per assumersi responsabilità ed impegni precisi, il Convegno seguirà l’idea proposta all’intera comunità della regione Basilicata, nel ruolo privilegiato di prima destinataria.

L’U.C.I.D. è presente a livello locale dalla fine degli anni ’70, come associazione che ingloba una matrice cristiana e l’obiettivo di rendere attuabile la dottrina sociale della Chiesa nella quotidianità; altra finalità che si propone è creare il consenso sociale attorno al valore impresa, intesa come soggetto portatore di valori, di arricchimento per sé e per gli altri, una comunità che rappresenta un modello etico, una crescita in cui ciascuno diventa concreatore.

Destinatari principali del messaggio da trasmettere mediante il progetto “Le Valli del Sapere” sono i giovani, i quali, conseguiti titoli di studio con l’istruzione universitaria e varie qualifiche in ambiti specifici, si sono allontanati dalla propria terra d’origine, spostandosi verso località di altre regioni, considerate più idonee ad offrire opportunità lavorative e a favorire il conseguimento di competenze professionali, adeguate all’inserimento nel mondo occupazionale.

Durante il Convegno si prenderanno in esame iniziative concrete, tese ad evitare i sempre più frequenti sradicamenti dalle nostre zone, senza rinnegare l’importanza di un’apertura nazionale, purché l’atteggiamento derivante non si traduca nel rischio di depauperamento, in termini di energie e risorse culturali delle nostre aree locali.

L’iniziativa, dunque, rappresenterà un’occasione rivoluzionaria per la componente giovanile, invitata a parteciparvi e a rendere tangibile la sua presenza, attraverso interventi, spunti, suggerimenti, allo scopo di perseguire un’intesa ed una proficua interazione con i rappresentanti delle varie Istituzioni e le Autorità ecclesiastiche; attraverso il contributo apportato anche dal coinvolgimento interessato dei giovani, sarà possibile rendere l’incontro uno strumento di collaborazione, da concretizzare sotto i molteplici aspetti del vivere civile in una comunità sociale, costituita da cittadini del mondo.