Dopo un lungo lavoro svolto nelle commissioni, durante il quale sono stati superati problemi di diversa natura, il Consiglio Regionale ha approvato oggi una proposta di legge, presentata dal Partito della Rifondazione Comunista, per la precauzione in materia alimentare, il divieto di coltivazione e commercializzazione di organismi geneticamente modificati e per l’incentivazione all’utilizzo di prodotti biologici nelle mense pubbliche.
I problemi affrontati dalla nuova normativa sono di stretta attualità: il tema della sicurezza alimentare e della tutela del consumatore sono sempre più centrali, alla luce di fatti verificati negli ultimi tempi, quali quello della “mucca pazza”.
Contro spinte all’imbarbarimento del consumo, si rafforza il concetto di “sovranità alimentare”, che tende ad accrescere la originalità delle produzioni, ad esaltarne il valore di qualità, di sicurezza e di tipicità.
La nuova legge vuole proprio tutelare le risorse genetiche del territorio lucano e la specificità della propria produzione agricola.
In base al principio di precauzione, che trova un primo tentativo di definizione giuridica, la Regione dichiara di voler informare le proprie azioni in materia alimentare a criteri di cautela e prudenza, ogni qualvolta non siano stati individuati specifici elementi scientifici, dotati di attendibilità, che escludono la possiblità del verificarsi di eventi dannosi per la salute umana come conseguenza dell’utilizzo o dell’assunzione di prodotti alimentari.
Viene conseguentemente introdotto il divieto di coltivazione e di allevamento, sui terreni di proprietà pubblica, di organismi geneticamente modificati e in una fascia di rispetto di almeno due chilometri dalle aziende che seguono i metodi dell’agricoltura biologica, salvaguardando al contempo le esigenze di sperimentazione.
Nelle mense pubbliche (di scuole e asili, mense universitarie, ospedali e luoghi di cura) della Basilicata sarà da oggi in poi vietata la somministrazione di prodotti conteneti OGM.
Negli esercizi commerciali, viene introdotto l’obbligo di esporre i prodotti contenenti OGM con etichettatura che ne dichiari esplicitamente la presenza e in contenitori e scaffali separati.
Parallelamente, la Regione Basilicata prumuoverà il consumo nelle mense pubbliche di prodotti biologici ottenuti secondo la normativa comunitaria, nonché di quelli tipici e tradizionali.
A tal fine, saranno concessi contributi ai gestori delle mense pubbliche che utilizzano prodotti biologici ed in particolare per quelli provenienti da coltivazioni regionali.
E’ prevista inoltre la realizzazione di campagne di informazione ed educazione alimentare.
E’ motivo di soddisfazione che una legge di avanguardia, per le tematiche affrontate e per le soluzioni prospettate, trovi la possibilità di concreta applicazione in Basilicata