Per questa prospettiva stiamo lavorando in queste settimane.
I tempi per la realizzazione della tangenziale saranno necessariamente medio-lunghi e scaglionati, per cui la efficienza del servizio di trasporto su bus appena citato sarà essenziale per garantire “mobilità” adeguata alle persone in arrivo a Potenza da nord.
Più in generale, il miglioramento in tempi brevi dell’asse Potenza–Melfi darà valore aggiunto alle nuove importanti arterie “Lauria-Candela” e “Salerno-Potenza-Bari”.
Come si vede si tratta di problemi e ipotesi di soluzione e di carattere strutturale.
Il capoluogo di Regione non vuole assistere passivamente all’evoluzione di tali problemi e soluzioni così credo, ritengano pure gli altri Sindaci.
Convinta è nostra consapevolezza che in prima fila la Regione Basilicata sta spendendo, in maniera autorevolissima e qualificata, la sua presenza.
Ma sbaglia chi pensa che il livello di merito di questi problemi debba interessare solo le competenze degli Enti preposti direttamente, per legge, alla materia.
Interessa, in questo ambito, alzare la voce, nel senso più rispettoso ma fermo, dell’intero comprensorio coinvolto dai livelli di funzionalità della Potenza-Melfi.
Il Comune di Potenza già ha allacciato proficui rapporti di collaborazione istituzionale con i Comuni di corona.
È accaduto in campo di previsioni PRUSST, di sviluppo turistico, di attività produttive.
Non se ne abbia alcuno se gli Amministratori del comprensorio nord della Provincia oggi si incontrano per dibattere, per confrontarsi e per definire anche autonome linee di azione, che non si rivolgeranno contro nessuno ma solo a favore dei comuni obiettivi di crescita e sviluppo.
Federalismo è anzitutto “confronto” sul piano locale, per far maturare livelli qualificati e diffusi di auto-responsabilizzazione politica e civile.
Se un limite ha avuto l’azione degli Enti locali sovracomunali è stato quello di non tessere tele istituzionali tra i Comuni e dissodare gli ambiti territoriali comprensoriali per creare e rafforzare occasioni di dialogo politico istituzionale.
In questo dobbiamo segnare nuovi percorsi, sganciati dalla antica convinzione che i problemi si risolvono al meglio lasciando fare solo agli Enti competenti per legge in materia.
I Sindaci presenti qui testimoniano, a mio parere, l’originalità, la specificità, la forza che le istituzioni comunali rappresentano, in una dimensione storicamente antica quanto attuale e dinamica.
Il Federalismo ha il suo vero senso se chiama in causa sui problemi dello sviluppo i livelli di Governo di base della Repubblica.
Il mio auspicio è che oggi si possa costruire un momento non protestario ma propositivo e perciò significativo e qualificato di presenza istituzionale, dal quale gli alti livelli di Governo e l’autorità centrale competente per materia possano trarre profitto e non occasione per “rinchiudersi” o contrapporsi.
Non mi proponevo altro che queste brevi considerazioni.
Non mi compete tracciare ipotesi di sbocco dell’incontro, anzi, per questo, mi affido alle vostre valutazioni, con l’unica convinzione già formata che dovremo immaginare da subito qualcosa di preciso e propositivo.
Essenziale mi pare necessaria una più precisa constatazione delle condizioni attuali del tracciato con riferimento ai volumi di traffico e alla collegata valutazione delle condizioni di sicurezza, con il fine di individuare immediate misure di maggiore salvaguardia della incolumità pubblica.”