Il Caffè Pretoria ha rappresentato per intere generazioni di potentini un punto di riferimento, specialmente per quelli con più di qualche primavera sulle spalle.
In un tempo in cui la socialità si esprimeva ancora in modo genuino per le strade, ad esso guardavano come luogo di aggregazione giovani e meno giovani, intellettuali (di cui questa città è stata sempre molto avara) ed incolti, ricchi e non abbienti; insomma il Caffè Pretoria, nel corso della sua lunghissima storia, ha rappresentato, forse più di qualunque altro esercizio cittadino lo specchio della città di Potenza. Con le sue contraddizioni, le sue miserie, ma anche con i suoi personaggi e le sue “grandezze” di provincia.
Ed è appunto per questa ragione che è triste dover parlare del Caffè Pretoria al passato.
La voce circolava per i “cuntani” del centro storico già da qualche tempo, ma abbiamo trovato una conferma ufficiale nello stesso caffè, nel quale ci siamo recati per raccogliere informazioni e per tastare il polso della situazione; qui un commesso ci ha informati che il bar è prossimo alla chiusura e che tra la fine di maggio e l’inizio di giugno le saracinesche dovrebbero chiudersi definitivamente.
L’attuale proprietario, infatti, ha acquistato un analogo esercizio nelle immediate vicinanze; quest’ultimo sembra andare per la maggiore e garantisce senz’altro migliori introiti. Il Caffè Pretoria, quindi, deve chiudere: sarebbe improduttivo ed inutile fare la concorrenza a se stessi. E poi la vendita del locale o la cessione per altro uso serviranno per compensare almeno in parte l’investimento di capitale iniziale.
Non un fallimento dovuto a scarsa affluenza, dunque, ma una semplice manovra commerciale. Conveniente, senza dubbio.
Ad un tavolino vediamo alcuni pensionati intenti a sorseggiare bibite e caffè. Dalla confidenza con il posto si vede che sono clienti abituali.
Ci domandiamo dove potranno mai andare a passare quei minuti del loro tempo che erano soliti trascorrere qui, tra gelati e vetrinette con i liquori in bella vista. Forse le loro esistenze non saranno rivoluzionate, perché non è certo un bar a cambiare in modo profondo le vite della gente, ma sicuramente quando passeranno e non troveranno l’insegna a cui erano abituati forse penseranno con nostalgia a molti momenti di tranquillità e relax passati al bancone a chiacchierare con gli amici.
Esagerazione? Forse. Per rendercene conto proviamo a fare qualche domanda a chi nel centro storico ci vive da sempre.
Un anziano e arzillo signore ci fa una breve lezione di storia patria e ricorda di quando il caffè Pretoria era di proprietà del colonnello Pergola. Poi passato agli eredi e via via fino ad oggi, all’imminente chiusura. Era un posto importante, ci dice, dove la gente che contava si recava soprattutto all’ora dell’aperitivo e dove ci si fermava volentieri nelle pause del passeggio.
L’impressione che viene è quella di un luogo entrato a far parte integrante della memoria collettiva della gente, anche di coloro che magari non ci hanno mai messo piede.
E al suo posto cosa ci sarà?
Abbiamo contattato telefonicamente il sindaco di Potenza, prof. Gaetano Fierro e gli abbiamo rivolto la domanda.
< Pezze > dice in tono spregiativo < ci metteranno un negozio di abbigliamento o qualcosa del genere. Ce n’erano cento in Via Pretoria e ce ne saranno centouno. >. È facile cogliere da queste parole il tono ferocemente sarcastico del primo cittadino del capoluogo.
< E’ uno dei luoghi storici di Potenza che muore > continua < un punto di riferimento in meno per me e per i miei concittadini… a cui alla fine sembra che non interessi nulla della vicenda. >.
Gli chiediamo, a scanso di qualsiasi equivoco, il suo stato d’animo. < Sono molto amareggiato perché non ci si rende conto che così perde la memoria storica della città e senza di essa non ci sono le basi per i futuro ed il progresso della popolazione… e la memoria storica risiede anche in queste piccole grandi cose. >.
Alla fine del nostro colloquio telefonico, il sindaco Fierro ci chiede di usare parte di questo spazio per fare un appello, pur nella certezza dell’ineluttabilità degli eventi.
Rivolgendosi agli imprenditori, agli esercenti e a tutti coloro a cui sta a cuore la città, egli chiede di impegnarsi a fare tutto il possibile affinché il Caffè Pretoria non muoia.
Lucanianet accoglie con favore la richiesta e darà il suo contributo continuando ad occuparsi della cosa e invitando tutti gli utenti a dire la loro nella sezione “forum” del sito.