In merito all’azienda tessile T&A di Trecchina, ci eravamo lasciati nell’ultimo articolo con la convinzione della riapertura della stessa con una parte delle lavoratrici.
Certezza che nonostante le tante notizie contrastanti, non viene smentita dai fatti. Infatti a siglare definitivamente l’intesa l’11 marzo con l’ufficio del lavoro della Basilicata sono stati i rappresentanti di CGIL Sperduto, CISL Labanca e UIL Gerardi con l’amministratore unico Tedone.
Il 70% delle lavoratrici è ritornato a lavorare, mentre il restante rimane in cassa integrazione nell’attesa di verificare le prospettive produttive di mercato dell’azienda. Risale invece al 5 aprile l’ultima riunione tenutasi nella sede della Direzione Provinciale del Lavoro di Potenza, in cui si è discussa fra Sindacati, responsabili aziendali e operaie la cifra pregressa relativa ai mesi di settembre, ottobre, 13° mensilità e gli ultimi giorni del mese di gennaio 2002. L’azienda in merito a questo debito contratto nel periodo di crisi aziendale, ha proposto di corrispondere dal mese di maggio Euro 206 a tutte le maestranze fino al saldo del debito. L’azienda afferma ancora di essere in trattative con due Istituti di Credito al fine di procedere all’anticipazione della CIGO relativa al 1° febbraio giorno in cui veniva cessata l’attività produttiva dopo un periodo di CIG ordinaria.
Si è evitata in questo modo la chiusura definitiva di un’altra azienda del nostro lagonegrese. Noi speriamo che l’attività produttiva possa riprendere i ritmi indispensabili all’assunzione di tutte le unità lavorative, di quel 30% di cassintegrate, e speriamo altresì in un futuro più stabile per le maestranze di tutto il lagonegrese.