L’individuazione dei soggetti passivi obbligati al pagamento della tassa rifiuti nelle scuole è divenuta nel corso degli anni materia piuttosto controversa: è sorto, infatti, il problema se debba farsi carico di tale onere l’Amministrazione scolastica oppure gli enti locali.

Proprio per affrontare questo problema l’Assessore alla pubblica istruzione del Comune di Potenza, Nicola Lovallo, ha invitato ad una conferenza di servizio i Presidi ed i direttori didattici delle scuole della Città che da tempo ricevono cartelle esattoriali per il pagamento della tassa rifiuti ma che nello stesso tempo sembrano non avere nessuna intenzione di pagare.

Ma come si è arrivati a questa situazione?
Bisogna risalire alla legge 23 del 1996 che, nel dettare le norme per l’edilizia scolastica  stabilisce i compiti dei Comuni e delle Province. I primi devono provvedere alla realizzazione, alla fornitura e alla manutenzione  ordinaria e straordinaria degli edifici da destinare a sede di scuole materne, elementari e medie, mentre le seconde provvedono allo svolgimento delle stesse attività per gli edifici da destinare a sede di istituti e scuole di istruzione secondaria superiore, compresi i licei  artistici e gli istituti d’arte, i conservatori di musica e gli altri istituti specificatamente elencati.
La legge prevede ancora  che i Comuni e le Province provvedono pure alle spese varie d’ufficio e per l’arredamento e a quelle per le utenze elettriche e telefoniche, per la provvista d’acqua e del gas, per il riscaldamento ed ai relativi impianti.

E la tassa rifiuti?
Il Consiglio di Stato  ha stabilito che la voce spese varie d’ufficio doveva essere riferita  a tutte le spese necessarie  ad assicurare il normale funzionamento  di una scuola, non potendo in alcun modo ricomprendersi  anche la tassa rifiuti.

Dopo una serie di sentenze e circolari, la Conferenza Stato città che si è tenuta nel 2001 ha stabilito che le scuole di ogni ordine e grado dovranno essere esentate dal pagamento della tassa rifiuti; l’onere della tassa è accollato allo Stato che dovrà trasferire ai Comuni e alle Province in modo permanente una somma a titolo di copertura del tributo dovuto dalle scuole e non effettivamente riscosso dagli enti locali.

Ad oggi lo Stato non ha provveduto ad inviare questi i fondi ai Comuni che, da parte loro hanno provveduto all’iscrizione a ruolo della tassa notificando l’avviso di accertamento al fine di evitare l’estinzione per decadenza dei crediti propri.
Cosa si è deciso nella Conferenza di servizio voluta dall’Assessore Lovallo e alla quale hanno partecipato, oltre ai direttori didattici e ai presidi, anche l’assessore al bilancio del Comune di Potenza, Tramutola ed  il dirigente del settore tributi dell’Amministrazione Comunale ?

L’assessore alla Pubblica Istruzione ha proposto di interessare il Ministero competente affinchè venga trovata quanto prima una soluzione ad un problema che preoccupa tanto le scuole quanto il Comune che, da parte sua, si vede costretto a sollecitare i pagamenti. 

L’amministrazione scolastica da una parte, insomma e quella comunale dall’altra si impegneranno affinchè  i previsti fondi da assegnare ai Comuni per  la tassa rifiuti vengano al più presto trasferiti dal Governo centrale.

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