“Le serpi che ci coviamo in seno”

Sono ancora tutta disturbata, letteralmente nauseata, dopo aver assistito – in una sala cinematografica milanese – alla proiezione del film Incantesimo Napoletano che le critiche intendono spacciarci per film commedia all’italiana, di genere comico e surreale, partorito dal genio della nouvelle vague intellettuale, intriso della irresistibile filosofia napoletana, tanto cara ai nostri…delatori!

Il film, di comico non ha nemmeno le facce degli interpreti, per non parlare dei profili marcati dei personaggi. Il cast è quasi tutto composto da napoletani…che dovrebbero solo vergognarsi di aver partecipato a quest’ennesima pulizia etnica di Napoli e del Meridione, in genere. E non è nemmeno da considerarsi un film grottesco, perché l’autoironia tipica napoletana, nella pulcillenesca filosofia dei chiaroscuri della personalità di questo popolo (che all’arte e alla cultura ha dato tutto), più volte tramandataci in opere scritte e finzioni di spettacolo, è costantemente intrisa di intelligenza e comunque finalizzata ad una morale; qui, intelligenza, comicità, genio e cultura subiscono un tonfo incredibile e si fiondano nello squallore puro, e… se si pensa che questi intellettuali del ciufolo sono in grado anche di ricevere finanziamenti per la realizzazione delle loro opere, allora si comprende come e quanto il giacobinismo, nell’era dell’immagine e dei mass media, non abbia mai cessato di farci la guerra, offendendoci, svilendoci, uccidendoci nella nostra identità, in onore della solita, classica, comoda esterofilia.

La pellicola mostra scene nauseabonde, persino di sesso di coppia bestiale e deprivato di tutte le prerogative che hanno fatto di Napoli e della Canzone e della Musica Napoletane il sacro e inestinguibile Calice del Puro Sentimento; anche le tipiche caratterizzazioni dei parenti-serpenti, tratteggiati nella fisionomia dei due zii del ragù è veramente stomachevole e ributtante ed i continui riaccesi violenti falò dei soliti luoghi comuni sui meridionali, levano il respiro e ci sprofondano nella disperazione totale, pensando ai tanti meridionali di Genio e d’Amore, d’Arte e Cultura, numerosissimi, che hanno diffuso l’habitus napolitano , fatto di cuore e mente incredibilmente vasti, per i sentieri del mondo…e che qui, in un’ora, sono letteralmente gettati nell’immondizia!

Questo schifosissimo filmetto di tempra molto bossiana, becero e volgarissimo, è tranquillamente in circolazione da più giorni, per le sale cinematografiche di tutta Italia, sottoposto alla immane goduria ed al prolungato orgasmo dei soliti razzisti del Nord; per contro, il buon film di Squitieri Li chiamarono Briganti, realizzato con pochissime lire, e assolutamente Vero, rispettoso di quella schiatta popolana dei nostri valorosi antenati, perché giudicato anti-italiano, qui a Milano scomparve dal circuito cinematografico dopo soli due giorni di rappresentazione e, per quanto ci risulta, non è mai stato provveduto, da parte della Medusa Film, a realizzarne videocassette…….Perché?..Eppure, era un film storico, documentato, forse crudo ma Vero….Perché, invece, artisti che vanno per la maggiore negli States possono realizzare e imporre al successo anche degli Oscar, film dedicati al dramma dell’eccidio dei pellerossa o degli scozzesi – parlo di Kevin Costner con il suo bellissimo lupo dai calzini bianchi ed anche del mitico Bravehearth – perché, a noi, al nostro olocausto tutto questo è negato?

…Perché non iniziamo a boicottare, ad eliminare le serpi che ci coviamo in seno…quelle serpi schifose che ancora “campano” e fanno danari sulle miserie del Sud, sui luoghi comuni…sulle bugie del Sud?.. Oh! C’è una pletora di questi avvoltoi, assassini e traditori, che meriterebbero la lapidazione o, meglio, la deportazione nelle barbare contrade del Nord DI 141 anni fa!.. Ma cosa aspettiamo a eliminarli, questi farabutti?

 

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