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Professione “addetto stampa”

Ci sono delle novità nel campo della comunicazione istituzionale. La pubblica amministrazione, nel tentativo di rendere più trasparente il proprio operato e migliorare il rapporto con i cittadini, ha bisogno di nuove professionalità che sappiano veicolare l’attività amministrativa mediante l’uso dei moderni mezzi di comunicazione di massa. A smuovere un po’ il settore chi ha pensato la legge 150/2000 che impone alla pubblica amministrazione centrale e periferica di costituire gli Uffici per le Relazioni con il Pubblico (URP) e, naturalmente, di formare personale adeguato a ricoprire detto incarico.
Una nuova figura sembra quindi farsi spazio nell’ampio scenario editoriale: quello dell’addetto stampa, anche nelle realtà istituzionali minori, come i piccoli comuni dove finora la comunicazione istituzionale era lasciata all’improvvisazione e alla buona volontà di pochi.
A livello nazionale è stato già firmato un accordo tra l’Ordine dei Giornalisti ed il Formez, ente di formazione pubblica facente capo alla Presidenza del Consigio dei Ministri, che prevede corsi di aggiornamento per chi già opera nel settore e possibilità di inserimento istituzionali per gli amanti della penna.
La legge 150 offre sicurament uno spiraglio ai futuri laureati in Scienze delle Comunicazioni, ma può rappresentare anche un’ottima occasione per i tanti aspiranti giornalisti, dotati o meno del tesserino di pubblicista.
Occhi vigili, dunque, anche in considerazione del recente protocollo d’intesa firmato tra l’Associazione della Stampa di Basilicata e l’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) lucana.

Per avere ulteriori informazioni in merito, vi consiglio di visitare il sito del Formez oppure di contattare l’Ordine dei Giornalisti di Basilicata al numero 0971/24766.