Il giorno della memoria: per far riflettere la generazione del 3° millennio che ha avuto la fortuna di non vivere in tempi duri, come è accaduto molte, forse, troppe volte nella storia dell’umanità.
Fra gli avvenimenti più tristi e recenti ricordiamo il massacro di Auschwitz, durante il periodo nazista. Hitler ordino’ che tutti gli ebrei dovevano essere catturati. Donne, uomini, bambini, di tutte le età, senza distinzione, con l’unica ‘colpa’ di essere ebrei. Molti furono uccisi o addirittura seppelliti vivi.
Può sembrarci quasi irreale che questi episodi siano realmente accaduti. Danno l’impressione di essere usciti dalla mente contorta di qualche regista di film di guerra o dalle pagine di un libro, invece rappresentano racconti di storia accaduta, forse lontana dalla vita tranquilla che conduciamo adesso.
Perché ricordare avvenimenti crudeli, che sarebbe meglio dimenticare? Importante è non ripetere gli stessi errori compiuti nel passato. In questo caso la storia ci ricorda che ogni essere umano ha il diritto di vivere e di non venire perseguitato, torturato e ucciso solo perchè considerato diverso. Nessuno è inferiore, nè per razza, nè per religione, nè per sesso.
A diffondere questo messaggio è stata la famosa Elisa Springer, autrice del libro “Il Silenzio dei Vivi” (accurata testimonianza del massacro di Auschwitz), durante una visita alla Scuola Media “Giustino Fortunato” di Matera. Considera la scuola il posto migliore dove diffondere le parole ‘pace’ e ‘amore’ verso gli altri. Dopo il saluto e il benvenuto da parte del Dirigente Scolastico, gli alunni le hanno letto poesie riguardanti il tema dell’Olocausto e del ricordo ed animato una parte della lettura di padre Kolpoe.
Nel spiegare il motivo per il quale ha scritto il libro, racconta: “Prima non c’era molto interesse e solo con l’aiuto di mio figlio ho potuto farlo” – continuando e rivolgendosi agli alunni – “il mio domani l’avevo riposto negli occhi di mio figlio, ma dopo la sua morte (circa dieci mesi fa), quel domani è nei vostri occhi“.
