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Furto di Statue a Venosa

Due notti fa, a Venosa, qualcuno ha pensato di turbare la serenità altrui decidendo di compiere un furto.

Non si tratta di oro, gioielli, soldi o macchine, no troppo banale, forse troppo rischioso!
Si tratta di statue, ma non di quelle con un riconosciuto valore artistico ed economico, ma di quelle costruite, con fatica e passione, per hobby, da un artigiano in pensione.
Il loro valore è semplicemente affettivo. Ognuna di essa, infatti, è il frutto della pazienza e della devozione di Vincenzo Belsanti che, durante il suo tempo libero, piuttosto che andare in piazza o nei bar, preferisce creare sculture, busti e oggetti d’argilla nel giardino di casa.
Proprio dal suo giardino, officina e palestra delle sue doti artistiche, l’altra notte gli sono stati portati via alcuni busti eccellenti: Leonardo Da Vinci, Orazio Flacco, Padre Pio. A quest’ultima scultura Vincenzo Belsanti teneva in modo particolare poiché da anni è devoto al Padre di Pietrelcina. Tutti i manufatti non erano destinati alla vendita e dunque da essi, il signor Belsanti, non ricavava alcun guadagno.

L’anziano pensionato regala le sue sculture a chi gliele chiede, e più spesso ai suoi amici. In paese, negli ultimi anni, ha allestito anche delle mostre e ha partecipato ad alcune trasmissioni in Rai e in Mediaset.
Delle sue realizzazioni non gli rimane nemmeno una foto e stenta ancora a credere che qualcuno si sia impossessato di quelle statue, ingenuamente, lasciate incustodite in giardino, convinto che a nessun ladro potessero interessare.
L’artista in pensione si sente giustamente derubato di cose strettamente personali e pertanto spera che le sue creature gli vengano restituite. Il furto di statue è indubbiamente insolito anche se non raro: nella stessa notte, a quanto pare, sono state portate via dal cimitero comunale di Venosa alcune statue ornamentali di sepolture private.

 

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