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Un sabato diverso alla Conventicola

Sabato scorso, come al solito, si faceva, con gli amici, il giro dei locali alla ricerca di qualcosa che poi non si trova mai…

Già delusi dal primo locale approdiamo a Rivello alla “Conventicola”…
La serata non stava andando per il verso giusto: ero febbricitante ed acciaccato e si prospettava l’abitudinaria noia del sabato sera… Ma si sa, le cosa possono andare sempre peggio!… Putacaso che c’è una ragazza che ti piace e ogni volta che la vedi ci stai male… e lei lo sa! Cosa fai? Fai di tutto per non incontrarla, per evitarla!… Ed invece la prima persona che incontro all’ingresso chi è, secondo voi?… Ma, naturalmente, Lei!…
Mi saluta, inizia a parlare, non ascolto molto: sono un po’ “rinco” dalla febbre e non solo… nel frattempo sento all’interno qualcosa di nuovo, qualcosa che non avevo mai sentito in quel locale. Meravigliato aguzzo le orecchie e… si, si è proprio jazz!…
La ragazza mi sfugge come al solito: mi saluta e sguscia via con gli amici per altri lidi… non ci faccio caso un po’ per abitudine, un po’ perché attratto dalla musica: la saluto distrattamente ed entro dentro.
Nella sala, gremita come al solito, si diffondevano rincorrendosi veloci note soffiate da un sax, mentre il basso accompagnava sottovoce l’assolo.

Il gruppo era posizionato in fondo alla sala, un trio: piano – sax, basso e batteria. Mi siedo ed ascolto… Finalmente musica per le mie orecchie – penso – non ascoltavo del “buon jazz” da qualche tempo… – bofonchio tra me e me.

Durante una pausa ho cercato informazioni sulla band: non capita tutti i giorni di ascoltare della buona musica nella Valle del Noce!…

Si chiamano “Zeta Di Di Band” e sono: Lauro De Gennaro al piano – sax, Zinna Damiano alla batteria e Vincenzo De Gennaro al basso.

Così si presentano agli amici o ai semplici appassionati di Jazz:
Ciao, siamo un gruppo “giovane”, di recente formazione, ebolitano. Suoniamo insieme dal novembre del 2000. Dopo che, per anni, abbiamo suonato di tutto (dalla Classica al Jazz) in varie formazioni, abbiamo, infine, sposato il principio che il Jazz è “libertà” abbinato ad uno studio serio (siamo, di fatti, tutti e tre diplomati al conservatorio); abbiamo deciso di rompere gli schemi: gli standard musicali comun denominatori della maggior parte dei musicisti locali e non. Così abbiamo iniziato a trattare autori come MICHEL CAMILO, STANLEY CLARKE, BILLY COBAM, TOM COSTER,TRILOK GURTU, STEPS AHEAD, ecc…cercando di dare sempre un’impronta personale (studio delle armonie e della ritmica) ad ogni pezzo sempre nel rispetto dell’autore e della cellula primaria del capolavoro musicale“.

Si sente dal suono dei loro strumenti che sono professionisti e anche dalla scelta di questi stessi: un “Realpiano GEM” e una tastiera “WK4 GEM”, una “TAMA” con il rullante in noce e un “Fender bass” con tasti, tre sax, il tutto amplificato da un impianto “Trace Elion”, quello di Mark Miller, per intenderci.
I ritmi sono quelli del “Classic – Jazz“, del “Funky – Jazz“, della “Fusion“, della “Bossanova“.
Damiano, con in testa un cappello viola con la scritta “Jazz“, utilizza molto bene la “Splash” (tutti piatti “Zidian”, manco a dirlo!). si intendono a meraviglia: sono molto affiatati e il piano – sax ordina i cambi sapientemente: in questo il batterista sempre a tempo non perde un colpo!…
Lauro, docente di sassofono al Conservatorio di musica di Salerno, sul piano utilizza la mano destra magistralmente: agile, veloce, precisa.
Vincenzo si mantiene su toni “soft” di accompagnamento, quando accenna ad uno “slap” lo fa in maniera leggera, impercettibile, delicata… poi, in chiusura, si mostra in un pezzo di Bill Gobam che esalta il suo basso.
La loro passione, però, credo sia la Fusion: Lauro, infatti, nei pezzi più ritmati, fa un saggio utilizzo degli effetti della GEM nella più classica tradizione Fusion anni ’70.
Non manca qualche “classicone” : “Stella by starlight” e “Night and day” dove subentra un quarto elemento al sax. Nell’assolo finale vola una bacchetta, ma Damiano è veloce a riprenderla da quelle di scorta.
In conclusione il gran finale dove gli strumentisti salutano il loro pubblico come se si trovassero in un “night” di New Orleans o al “Cotton Club“…
Il bis, immancabile, suona le note di “The girl of Ipanema” per poi cambiare in un medley frenetico dalla Bossanova di Antonio Carlos Jobim ad un Rock a’ billy dove Lauro ricalca le orme di Jerry Lee Lewis e di Chuck Berry.

Spero che queste serate si ripeteranno spesso e invito, ringraziando la “Conventicola” di Rivello, i proprietari dei locali della zona a chiamare più spesso tali band. Al riguardo chiunque voglia contattare la “Zeta Di Di Band” può farlo chiamando ai numeri:

0828 361287 – 0828 366782(+ fax)
0828 364598 –  0329 6123233

per scrivere una E-mail: lauromusic@hotmail.com

per visitare il sito: http://spazioweb.inwind.it/lauromusic/indice.html

                               www.sito.li/lauromusic.it

Se la gente non ha apprezzato, sabato scorso, perché non è abituata ad ascoltare musica diversa da quella delle radio popolari, ho apprezzato io e ve lo faccio sapere!