La questione, più volte da noi affrontata, in merito alla risoluzione del problema Lucana Calzature, sembrerebbe essersi chiusa con la dichiarazione di fallimento dell’azienda da parte del Tribunale di Lagonegro, e la successiva richiesta di prolungamento di altri 6 mesi di cassa integrazione; richiesta inoltrata al Ministro del Lavoro, dal curatore fallimentare avv. Roberto Puppo.
Fra gli operai la sfiducia e la rabbia crescono, dopo un anno di immobilità. Numerose le valutazioni in atto dalle varie parti politiche per la riattivazione della produzione nello stabilimento della Colla di Maratea.
E in tale direzione si è espresso Giuseppe Schettino, l’ “azzurro” Sindaco di Maratea, con dichiarazioni ancora molto ponderate.
La sinistra dal canto suo, più volte ritenuta responsabile del fallimento di questa attività, considerata inadeguata alla vocazione del territorio, si dichiara da più parti disponibile a dialogare con chiunque abbia la volontà di pensare ad una soluzione, e con Giuseppe Schettino che sembrerebbe aver contatti con imprenditori disposti ad investire nella nostra difficile realtà culturale ed imprenditoriale.
Che ben vengano, dunque, le proposte della destra per Marcello Pittella, Sindaco di Lauria, che nella riunione tenutasi a novembre nella sala conferenze delle Scuole Medie di Trecchina con i Sindaci del circondario, ha più volte manifestato la sua volontà di cercare insieme la giusta e misurata alternativa risolutiva, dopo aver raccolto il risultato fallimentare conseguente ad una troppo ambiziosa, e aggiungerei superficiale, valutazione iniziale.
In questo manifestato impegno politico la nostra speranza è che non ci si serva ulteriormente di 300 persone per scopi strettamente partitici e strumentali.
Ma ci auguriamo che insieme le parti politiche dialoghino effettivamente, nel tentativo di ricercare una soluzione capace di assorbire almeno una parte degli operai, dalla più giovane a quella che si avvia al prepensionamento; attraverso l’assorbimento anche a scaglioni per la distribuzione nel territorio delle unità lavorative.
Queste, per il momento, sono solo alternative sussurrate; niente ancora di concreto e di realmente analizzato quanto attuabile.
Nessuna soluzione valutata sulle possibilità, ad esempio, di valorizzare le risorse presenti.
Come, ad esempio, il lavoro degli artigiani locali, sostenendoli con contributi regionali e mettendoli in condizioni di assumere operai che vivono con difficoltà ormai da più di un anno.
In attesa di una “quiete dopo la tempesta”, cio’ che auspichiamo è una più responsabile funzione di monitoraggio da parte della classe politica locale, sulle ipotetiche nuove attività ventilate.

 

0 Comments

Leave a reply

©2024 Associazione Promozione Sociale Lucanianet.it - Discesa San Gerardo 23/25 85100 Potenza CF 96037550769 info@lucanianet.it