Cerca

Parco della Val d’Agri: ecco la perimetrazione

Cari amici,
la farsa della perimetrazione del parco nazionale della Val d’Agri e del Lagonegrese sembra essere all’atto finale.

Dopo anni di promesse, la Regione Basilicata sembra, finalmente, decisa ad emanare il decreto di perimetrazione (che, tra l’altro, rende immediatamente operative le norme di salvaguardia). Certo, la stalla si chiude quando i buoi sono già scappati, perchè ormai l’Eni ha realizzato o messo in cantiere la gran parte del programma di ricerca ed estrazione di idrocarburi in Val d’Agri, Val Camastra ed Alto Sauro e quel che è fatto è fatto, ma speriamo ugualmente che il fantasma del parco alla fine si materializzi.

Sarà una perimetrazione assurda, illogica dal punto di vista ambientale e paesaggistico, ma coerente con le esigenze industriali dell’Eni.

La multinazionale non poteva e non può fare a meno di estrarre il petrolio dai siti più pregiati dell’Appennino Lucano, dalle montagne più ricche di acqua e di varietà faunistiche e vegetali. E’ come se qui il petrolio fosse più pregiato. La perimetrazione del parco, se e quando ci sarà, costituisce un piccolo ma importante passo avanti nella lotta contro lo strapotere dei petrolieri, contro l’arroganza di chi, senza neppure conoscerlo, sta liquidando il nostro territorio per meno del proverbiale piatto di lenticchie.

La battaglia non si ferma, va avanti anche quando vengono fatte circolare maldestre e capziose letture dell’ormai famosa sentenza del Consiglio di Stato sulle ricerche petrolifere nel Parco del Pollino (sulla quale stiamo preparando uno specifico intervento) che non ha, come qualcuno ha interesse a far credere, sancito il principio che nei parchi si può svolgere qualsiasi attività di ricerca da parte delle compagnie petrolifere.

Non sappiamo se e quanto delle questioni che stiamo portando avanti troverà spazio nel programma “Ambiente Italia” che andrà in onda da Calvello, alle ore 14,50 su Rai 3, ma noi ci saremo, così come spero ci siano i tanti amici che ci sono vicini e che condividono le nostre battaglie.