Come si legge in un comunicato disponibile sul sito istituzionale della Regione Basilicata, “… prevale l’ottimismo tra gli operatori della ricettività alberghiera ed extra-alberghiera nelle aree di turismo balneare e di turismo montano della Basilicata per l’andamento della stagione estiva appena iniziata, dopo i risultati già molto positivi raggiunti nel 2000 e le indicazioni favorevoli fornite dalle vacanze primaverili.
Sembra consolidarsi, inoltre, il trend di crescita dei mercati del centro-nord e dell’estero, mentre relativamente meno dinamica appare la domanda locale.
Le maggiori aspettative di crescita riguardano la nuova clientela ma sembra aumentare anche la propensione a ritornare in Basilicata da parte della clientela “acquisita” nelle precedenti stagioni.
Molto più ottimisti gli operatori alberghieri; più prudenti, invece, le previsioni degli operatori extra-alberghieri (campeggi, agriturismo), sebbene, anche tra quest’ultimi, prevalgano le segnalazioni positive.
Questo, in estrema sintesi, è il quadro che emerge dall’indagine previsionale condotta dal Centro Studi Unioncamere, per conto dell’Osservatorio Turistico Regionale, su un campione rappresentativo di strutture ricettive del Metapontino, di Maratea e delle principali località di soggiorno del Parco nazionale del Pollino…” Prendiamo spunto da questa notizia, certamente positiva, per segnalare che è in corso a Rimini e si concluderà domani, 30 giugno, la Conferenza Internazionale sul turismo sostenibile.
Questo importante evento, che si svolge in un’area italiana fortemente soggetta al turismo di massa, è da segnalare sia per la complessità che lo caratterizza, sia per una domanda da rivolgere anche alla nostra Regione, riguardante la gestione del rapporto tra turismo e sostenibilità ambientale.
Quali sono dunque, gli obiettivi comuni delle località a vocazione turistica?
Come il valore ambientale può diventare strategico per lo sviluppo del turismo?
La Conferenza Internazionale di Rimini rappresenta un ampio luogo di disamina e confronto per i numerosi soggetti chiamati a rispondere su tematiche quali la pianificazione e la gestione ambientale del turismo, i marchi ambientali e gli strumenti di certificazione, il ruolo della domanda e dell’offerta.
Curata dalla Provincia di Rimini, dalla Regione Emilia Romagna ed in collaborazione con i ministeri dell’Ambiente e dell’Industria – Direzione del Turismo, la tre giorni intende potenziare il dialogo tra le amministrazioni, gli operatori di settore e gli esperti in materia, sul complesso rapporto tra ambiente e industria dell’ospitalità, avviando una riflessione sulla domanda di qualità ambientale rispetto alle strutture ed ai servizi turistici con lo scopo di definire azioni politiche e strategiche volte all’incentivazione di comportamenti maggiormente responsabili da parte dei turisti, nonché sviluppare un’azione virtuosa tra domanda e offerta (progetti educativi, attivazione di premi ed incentivi economici, ecolabel).
Le tre sezioni di lavoro, presiedute rispettivamente da Anne Burril, Commissione Europea DG Ambiente (Pianificazione e gestione ambientale del turismo nelle zone altamente urbanizzate della costa mediterranea), Riccardo Rifici, Comitato Ecoaudit Ecolabel (Marchi ambientali e strumenti di certificazione nel settore turistico), Eugenio Yunis, Direttore Sviluppo Sostenibile del Turismo, WTO (Il ruolo della domanda e dell’offerta in campo ambientale del turista e strategie dell’industria turistico-alberghiera), elaboreranno dei documenti preliminari per giungere all’identificazione di proposte che andranno a confluire nella Carta di Rimini, quale documento finale della Conferenza.