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Decisi a boicottare le urne

LAURIA– Gli abitanti di contrada Seta sono fermamente decisi a boicottare le urne il 13 maggio prossimo a causa dello stato in cui versa il tratto della strada comunale “Gaglione”.
Infatti, circa l’ottanta per cento dei residenti ha rifiutato il certificato elettorale. La strada attraversa l’alto bacino del torrente Gaglione, che collega il centro abitato non solo alla Seta ma anche ad altre popolose contrade: Castagneto, S. Iorio, S. Lucia, Bamonte, Gremile i cui abitanti potrebbero decidere di attuare la stessa forma di protesta se non saranno effettuati interventi sostanziali per ripristinare la viabilità della martoriata strada comunale che, da oltre due anni, è interessata da lavori che causano continue interruzioni del traffico.
Infatti, il 15 febbraio del 1999, centinaia di metri cubi di terreno argilloso scivolarono a valle del versante nord-occidentale della collina San Paolo riversandosi sulla sede stradale. Nonostante i tanti interventi di consolidamento e modellamento dei versanti, di terrazzamento e sistemazione idraulica effettuati nell’ultimo ventennio, l’area del torrente Gaglione resta tra le zone di Lauria a più alto rischio di frana.
Gli abitanti delle contrade interessate sono ormai esasperati ed indignati, per i ritardi nel ripristino della viabilità, nei confronti dell’amministrazione regionale e comunale.
La Regione, sulla base delle indicazioni di priorità determinate dall’Ufficio Tecnico comunale e dal Gruppo Grandi Rischi del CNR, aveva già stanziato quattro miliardi per opere di sistemazione idrogeologica da realizzare a Lauria. In particolare, nelle contrade Seta, San Giuseppe, Capuano, San Paolo. L’ufficio regionale per le opere Pubbliche aveva predisposto anche un progetto esecutivo che prevedeva interventi di sistemazione dei versanti, di messa in sicurezza e la sostituzione del ponte provvisorio che attraversa il torrente Gaglione.
I relativi fonti avrebbero dovuto essere trasferiti già da tempo al Comune di Lauria, ma, a tutt’oggi, l’unico intervento effettuato è stata una provvisoria sistemazione della strada e alcune opere di canalizzazione delle acque che non sono servite a nulla. “Trenta milioni buttati al vento” – dicono i cittadini della Seta – la strada a pochi giorni di distanza dall’intervento è diventata di nuovo intransitabile”.
Gli abitanti di Seta, Gremile, Castagneto pensavano che, almeno in periodo elettorale qualcosa si sarebbe mosso. Invece tutto è rimasto come prima. L’unica cosa che continua a muoversi è la strada che, in alcuni punti, presenta dislivelli fino ad un metro e mezzo.
Il capogruppo regionale del SUI, Antonio Pisani, il 27 marzo scorso ha presentato un’interrogazione in Consiglio Regionale per chiedere al Presidente della Giunta “quali sono gli ostacoli che impediscono la realizzazione del progetto di sistemazione idrogeologica e viaria in località Gaglione”. “A seguito dell’intervento – fa sapere Pisani – si è rimesso in moto il progetto già approvato dall’Ufficio Opere Pubbliche, per il quale è stato previsto uno stralcio delle opere destinate al ripristino immediato della viabilità”.
I cittadini della Seta sono però abbastanza scettici e sono determinati a portare avanti il loro sciopero del voto: ” Finora abbiamo avuto soltanto promesse e qualche milione speso male. La strada è ufficialmente chiusa da oltre due anni e chi la usa, perché non può farne a meno, lo fa a fronte di gravi rischi. Per quale motivo dovremmo continuare a votare una classe politica che, di fatto, si è mostrata completamente indifferente al nostro problema?”