A sud della Lucania, lungo la Valle del Noce, a pochi chilometri dalla splendida costa tirrenica di Maratea, immersa nel verde lussureggiante dei suoi boschi e circondato da vasti castagneti si estende Trecchina.
L’antico centro lucano è situato a 500 metri sul mare e conta poco più di 2500 abitanti: gente conosciuta e ricordata per la rara cortesia e per i modi genuini e semplici.
Il paese è costituito da due poli: dall’antico borgo medioevale denominato “Castello” primo nucleo abitato, adagiato su di una roccia dove al suo vertice troneggiano ancora i resti del Castello Ducale, e dal “Piano” attuale centro, costituito principalmente dalla grande Piazza che offre un primo immediato spettacolo per le variopinte aiuole, e ancor più, per il verde imponente dei suoi tigli che in primavera diffondono un gradevole odore nello spazio meta di numerosi incontri.
Sulle origini di Trecchina sono state formulate varie ipotesi, partendo da numerose leggende e notizie storiche.
E’ stato possibile tracciare queste ipotesi grazie al lavoro di ricerca e di raccolta di pochi appassionati studiosi dell’ultimo secolo; alla ricerca ,forse, di una Storia nella quale identificare la propria, in una realtà locale e regionale segnata nel profondo dai suoi drammi secolari.
E’ a queste persone che va il nostro grazie, non solo per la difficile opera di ricerca, ma ancor più per aver salvato dall’oscuro oblio il prezioso passato del nostro paese. Tra queste persone ricordiamo Pasquale Schettini autore di “Trecchina ne presente e nel passato”(1936), Leandro Orrico autore di “Il dialetto trecchinese”(1985), e Giuseppe Mensitiere per le numerose ricerche sulle origini di Trecchina che ringraziamo particolarmente per averci aiutato nella difficile ricostruzione dei fatti.
Una delle ipotesi più valide sulle origini risale al 1795 ad opera del prof. Giuseppe Antonini che vedrebbe la nascita di Trecchina legata a quella di Tursi in provincia di Matera, segnata dall’arrivo di una colonia greca attorno al 500 d.C. stabilitasi permanentemente sul territorio che tanto ricordava la Termopoli di origine per i monti Trakinie, da cui derivò il nome del paese.
Nello storico documento del 1097 di Benedetto Alfano vescovo di Salerno, invece, è nominata Triclina come luogo vicino a Blanda che le ipotesi fanno coincidere con Praia a Mare. Per quanto riguarda le origini del nome, invece, lo storico lucano Giacomo Racioppi vuole che il nome Trècchina derivi dal latino e significhi luogo pieno di pruni, sterpi e burroni.
L’altra ipotesi fa risalire il nome ai tre monti che spalleggiano il paese che si estende ai loro piedi. E’ certo, però, che nel medioevo si stabilirono e dominarono prima i Goti e poi i Longobardi. I Goti costruirono una roccaforte che fu distrutta dai Saraceni e ricostruita dai Longobardi di Salerno. Dal Medioevo fino al Settecento Trecchina fu feudo dei Sanseverino.
Verso il millesettecento gli abitanti del Castello scesero a valle, ed iniziarono ad abbandonare le abitazioni del borgo fino a formare l’attuale Piazza del Popolo circondata da splendide costruzioni e sulla quale si erge l’imponente Chiesa madre dedicata al Patrono San Michele Arcangelo e realizzata fra il 1841 e il 1847. La torre campanaria venne costruita, invece, nel 1904. Il suggestivo “borgo antico” è intersecato da viuzze e da angoli caratteristici ricavati dalla struttura addossata delle case.
Passeggiare per i vicoli è ascoltare il silenzio che narra il tempo, persa fra il fascino di chiese antiche, quelle di San Michele e della Madonna del Rosario, e le piazzette del borgo.
Gli angoli del Belvedere consentono di visionare dall’alto tutto il panorama della Valle del Noce con i villaggi Parrutta e Piano dei Peri, e di cogliere l’ultimo insieme dei monti dell’Appennino Meridionale..