A breve alcuni lavori interesseranno la grande area verde

L’Ente Parco della Murgia materana ha autorizzato lavori per quasi 150 mila euro. Le risorse sono finalizzate a migliorare la fruibilità dell’area, dei sentieri e dei servizi turistici. L’intervento avrà una durata di sei mesi. In particolare, le opere di riqualificazione interesseranno alcuni sentieri esistenti. Inoltre, verrà sostituita, o integrata, tutta la segnaletica utile all’individuazione delle risorse architettoniche, storiche e ambientali.
Il rifacimento interesserà anche una parte del belvedere di Murgia Timone con la rimozione dell’asfalto bituminoso sul bordo del piazzale e con altri aggiornamenti estetici.

Il Parco della Murgia materana: chiese rupestri e natura

Il Parco della Murgia materana è situato nella parte orientale della Basilicata, al confine con la Puglia. La vasta superficie di 8000 ettari si estende tra Matera e Montescaglioso. L’istituzione del Parco risale al 1990: fu istituito per tutelare, recuperare e valorizzare l’intero comprensorio della Murgia Materana. Il comprensorio del Parco, assieme ai Sassi di Matera, è presente nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Una cornice unica offre una vista mozzafiato della città, caratterizzata anche dalle antiche grotte neolitiche scavate nella roccia.

Caratteristica rilevante del Parco è la presenza di circa 150 Chiese rupestri disseminate tra la Murgia e le Gravine. Dal Medioevo l’area è stata caratterizzata dalla vasta presenza di comunità monastiche benedettine e bizantine. L’insediamento rupestre è testimoniato anche dai numerosissimi luoghi di culto, spesso impreziositi da spettacolari affreschi.

Una rilevante varietà di piante tipiche della foresta mediterranea caratterizza la flora del Parco. Questa si caratterizza fondamentalmente per la presenza di roverella, fragno, carrubo, leccio, lentisco, ginestra, pungitopo, timo spinoso. In tutto, la flora del Parco comprende 923 specie: un numero importante per un’area di circa 8000 ettari di superficie. La fauna si caratterizza principalmente per la presenza di istrici, faine, volpi, donnole, tassi, gatti selvatici e cinghiali. Molto alto il numero di rapaci, tra i quali il capovaccaio, la poiana, il nibbio reale e il falco Grillaio. Quest’ultimo arriva dall’Africa del Sud tra gli inizi di Marzo e la fine di Aprile per nidificare tra le tegole dei tetti, nei buchi dei muri o sui cornicioni dei palazzi o delle chiese del centro storico e dei Sassi.

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