Ha un lieto fine la storia di H.T.T., un bambino eritreo di 10 anni, affetto da Linfoma di Hodgkin, che non potendo effettuare le cure necessarie nel proprio Paese è stato preso in carico dall’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico – CROB di Rionero in Vulture.
La storia del piccolo Michael (lo chiameremo così per motivi di privacy), ha inizio ad Aprile 2009, quando una volontaria originaria di Melfi, in servizio presso un orfanotrofio di Hebo (Eritrea), incontra il bambino e si accorge dell’avanzato stato della neoplasia. Immediatamente la signora, con l’approvazione dei genitori, riesce ad ottenere un “board” certificato dalla commissione medica eritrea che intuisce la gravità del caso ma non avendo i mezzi necessari per curare il bambino, ne autorizza il trasferimento in Italia. L’iter burocratico è lungo e faticoso, soprattutto a causa della difficile situazione politica che sta attraversando l’Eritrea in questo periodo. La Direzione Strategica dell’Istituto rionerese manifesta da subito la propria disponibilità, così come la Regione Basilicata, che attraverso il D.Lgs 25 luglio 1998, n. 286 relativo all’ingresso e soggiorno in Italia per cure mediche e il Programma Regionale di assistenza sanitaria in favore di bambini e adolescenti provenienti da paesi extracomunitari, approvato nel 2007, ne autorizza la presa in carico e ne finanzia tutte le spese mediche.
Michael arriva in Italia accompagnato dalla zia a Luglio e subito viene ricoverato presso l’U.O. di Ematologia dell’IRCSS-CROB di Rionero, diretta dal Dott. Pellegrino MUSTO, all’interno della quale gli viene messa a disposizione una stanza singola. “Il bambino è arrivato con una vistosa tumefazione alla parte sinistra del collo” – dichiara il Direttore – “Abbiamo subito effettuato TAC, Pet e biopsia che ha diagnosticato un Linfoma di Hodgkin. Michael ha immediatamente iniziato il trattamento chemioterapico presso il Day Hospital, seguito dal Dott. Roberto GUARIGLIA, trattamento che ad oggi, ha indotto la completa regressione della malattia.”
Nel periodo successivo al ricovero, il bambino è stato ospite dei Padri Vincenziani presso l’Oasi del Monte Tabor di Melfi.
Michael oggi ha iniziato anche il trattamento radioterapico presso l’U.O. di Radioterapia dell’IRCCS – CROB diretta dal Dott. Vincenzo FUSCO. “E’ la prima volta che abbiamo effettuato tale trattamento su un bambino di 10 anni – dichiara il Dott. FUSCO – ma questo è stato possibile soprattutto grazie alla collaborazione di Michael e alla sua grande forza di volontà”.
Sconfiggere una malattia difficile come il cancro è un’azione che richiede tanto coraggio, quel coraggio che spesso manca agli adulti ma che alimenta in maniera incommensurabile la voglia di vivere di un bambino.
Michael oggi sta bene, ha imparato l’italiano ed ha ammesso che da grande vorrà fare il medico. Nei prossimi mesi effettuerà i controlli necessari anche se a tutt’oggi le possibilità che sia completamente guarito dalla sua malattia sono molto alte. La speranza che Michael possa tornare presto a casa dalla sua famiglia è l’augurio che tutti noi gli facciamo sentitamente

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