I vantaggi delle autostrade del mare.
Il costo unitario del trasporto marittimo è inferiore a quello di qualsiasi altra tipologia di trasporto. I costi di trasporto incidono sul prezzo finale dei prodotti per una percentuale del 2-3%. Grandi Navi Veloci e Fita Cna hanno confrontato i costi del trasporto su strada e marittimo: di un medesimo carico nella tratta Livorno-Palermo, hanno rilevato che il viaggio su strada costa circa 300 euro in più, mentre la via marittima fa risparmiare il 40% sui costi ambientali. Anche Assoporti evidenzia come nella tratta Napoli-Madrid, il costo del trasporto combinato mareterra, è inferiore del 36% rispetto al costo del tutto strada. Nella tratta compresa tra Ravenna e Siviglia, il trasporto via mare è capace di far risparmiare circa il 27%. Altri vantaggi delle autostrade del mare sono: la sicurezza (riduce il rischio di incidenti e furti); la certezza nei tempi di consegna; il rispetto dell’ambiente, ma anche il miglioramento dei collegamenti marittimi tra gli Stati membri, dell’accessibilità alle Isole ed alle regioni periferiche; c’è infine l’opportunità per il nostro Paese, di diventare una piattaforma logistica per l’intero continente europeo.

La situazione attuale.
A partire dal 2000 l’offerta e l’utilizzo dei collegamenti marittimi di cabotaggio sono cresciuti in maniera costante. La situazione delle linee regolari di navigazione confluenti su porti italiani e rientrabili nelle Autostrade del mare, risulta essere la seguente: 18 linee nazionali; 12 porti interessati da linee nazionali; 80 linee internazionali; 19 porti interessati da linee internazionali; 24 linee di continuità territoriale (continente/Sardegna); 14 porti interessati dalle linee di continuità territoriale. Considerando i soli traffici regolari con origine o destinazione porti italiani, vi sono oltre 75 linee, servite da un centinaio di navi traghetto merci e/o passeggeri, che collegano i porti italiani con altri porti (nazionali ed esteri) del Mediterraneo. Si contano, inoltre, 205 viaggi settimanali, effettuati da circa 80 navi (di cui 30 entrate in funzione negli ultimi 3 anni) (Confitarma). Le linee marittime che possono fregiarsi della denominazione di “Autostrada del mare”, al mese di maggio 2007, presentano una offerta settimanale complessiva di 445 partenze per oltre 750.000 metri lineari (rispettivamente +14% e +13%, rispetto allo stesso periodo del 2006). I collegamenti internazionali forniscono una offerta settimanale per il traffico marittimo non obbligato, di circa 130 partenze e circa 200.000 metri lineari e nel corso dell’ultimo anno, hanno potuto registrare un aumento pari al 25%.

Politiche di sostegno.
La Finanziaria per il 2008 prevede un finanziamento di 231 milioni di euro per il prossimo triennio a favore delle Autostrade del mare sotto forma di incentivi (Ecobonus) per gli autotrasportatori. L’obiettivo è il trasferimento di traffico dal “tutto-strada” al combinato strada-mare. Il regolamento ha stanziato 250 milioni di euro da erogare all’autotrasporto, di cui il 90% per la copertura di parte dei costi di trasporto via mare, ossia il 20% delle tariffe pagate per le rotte tradizionali, e il 30% per le nuove rotte. Il provvedimento, che ancora non risulta operativo, consentirebbe di eliminare quotidianamente una coda di Tir di una lunghezza di 120 km, pari all’intero tratto di autostrada che collega Firenze con Bologna. Per un tragitto di 100 km si prevede una spesa per la collettività pari a 212,58 euro in danni causati da inquinamento, incidenti, etc. Per effettuare lo stesso percorso via mare si stima una spesa di 79,37 euro; il risparmio in termini di costi ambientali è pari a 133,21 euro per 100 km; il che permetterebbe di decongestionare il 2% delle autostrade, risparmiando circa 2 milioni di euro al giorno (Amici della Terra). L’Ecobonus è un provvedimento atteso fin dal 2002: da quella data le autostrade del mare hanno registrato un incremento nel traffico merci dall’1,5% al 3,5%, ed attualmente sono circa 1.200.000 i Tir che usufruiscono dei collegamenti marittimi.

Le autostrade del mare in Europa.
L’Italia è il paese con il maggior traffico merci sulle Autostrade del mare del Mediterraneo, in termini di tonnellate. Sono state infatti 212.657 le tonnellate trasportate nel 2004; segue la Spagna, con meno di 100.000 tonnellate. Per quanto riguarda la destinazione delle merci trasportate sulle Autostrade del mare, la principale è il Mediterraneo, con il 68%, seguito dal Mar Nero, con il 18% delle merci trasportate. Sono invece residuali le percentuali verso le altre destinazioni. Dal 2002 al 2004, i passeggeri sono cresciuti di 3 milioni di unità, passando da 42 a 45 milioni, (+7%); allo stesso modo le merci sono aumentate di 40.000 tonnellate, passando da 440 milioni a 480 milioni di tonnellate (+10%). I dati per il 2005, sebbene non completi, segnalano, a Civitavecchia e Palermo, una crescita superiore al 10% per i passeggeri in un solo anno, così come, per quanto riguarda le merci, Taranto e Cagliari, hanno registrato un consistente aumento annuo rispettivamente del 10% e del 20%. Dal 2000 al 2005 si è registrata una crescita esponenziale dei croceristi. Questo sviluppo è stato particolarmente elevato in alcuni porti, come ad esempio quelli di Savona (da 120.071 a 632.895) e Bari (da 106.789 a 277.979). Vi sono anche altri porti che hanno visto incrementare notevolmente i passeggeri transitati: Civitavecchia (da 392.103 a 983.171), Livorno (da 237.119 a 462.383), Napoli (da 404.568 a 830.158) e Palermo (da 157.092 a 329.858). L’unico porto che ha visto diminuire il numero di passeggeri è quello di Cagliari (da 39.491 a 35.423).

“OUTLOOK” Uno sguardo fuori regione
Rubrica di scienze economiche e sociali
a cura di Rosario Palese
(ISSN 1722-3148)

LucaniaNet.it è una Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Potenza n. 302 del 19/12/2002

0 Comments

Leave a reply

©2024 Associazione Promozione Sociale Lucanianet.it - Discesa San Gerardo 23/25 85100 Potenza CF 96037550769 info@lucanianet.it