Numerose personalità, di spiccata rilevanza nel panorama artistico contemporaneo, “piani” descrittivi posti su tele, e, personali proiezioni di memorie. Di grandi dimensioni, le tele di Luigi Guerricchio artista materano che pone nei tre dipinti esposti, appartenenti agli anni Ottanta, una volontà di vicinanza con il circostante paesaggio, vivo nei tempi e nelle memorie, ed un desiderio di contatto con figure e dimensioni naturali.
Sui mondi del maestro posti su tele, disegnati dalle idee, gli spazi e le luci schiudono varchi emozionali, soggettive impressioni e singolari sguardi, la notte che cade, abbracciando i Sassi, la donna china sulla terra, antico gesto dipinto, ed espressione profonda di un’appartenenza al mondo contadino presente in molte opere di Guerricchio, esprimono desideri “narrativi” racchiusi in forme. Il tempo, dipinto e fermo sui piani creativi, di Luigi Guerricchio assume forme realistiche e dolorosamente descrittive, sul naturale spazio ritratto che, si apre sull’orizzonte azzurro del mare, il maestro pone i segni di un distacco dall’incontaminato spazio, elementi grigi della modernità, esprimono la presenza del nuovo tempo presso naturali e verdi dimensioni. Sono giochi intorno alla figura, quelli di Renato Schifano esposti, il colore avvolge il bianco e nero che ferma i tratti dei personaggi su carta, (Oscar Wilde, Mao Tze- tung), la tecnica del collage con interventi pittorici evidenzia la sperimentazione di forme espressive varie, aprendosi a nuove creazioni artistiche.
I getti di colore, nell’astrattismo di Nino Mustica, disegnano velocità sulle sintesi pittoriche che evidenziano il distacco dalle statiche visioni e creano sulle tele i movimenti, orientando gli sguardi e le riflessioni verso una ricerca di armonici equilibri. Le diverse tele di Nino Mustica, esposte presso la Galleria Memoli, di notevoli dimensioni, si “affacciano” alle menti suscitando profonde analisi. Le colorate, ironiche sculture luminose di Marco Lodola esposte, illustranti figure in forme varie, quasi ad evidenziare una promozione del sé, in viva vicinanza con il tempo dell’immagine, sottile critica alla cultura, ai desideri di affermazione delle identità in balia della storia, attenta agli esterni, alle analisi in superficie , propongono i volti delle variegate concezioni. Le numerose forme artistiche sulle pareti della galleria, nate dalla diverse visioni, consegnano agli sguardi interrogativi numerose direzioni da seguire per toccare le idee e le descrizioni degli artisti, e le interpretazioni e le proposte in forme varie.
[Articolo di Francesco Cosenza]
