Tutto rimandato a settembre per la vertenza ex Standartela. È stato infatti un altro incontro interlocutorio quello tenutosi questa mattina al ministero dello Sviluppo economico tra governo, aziende e sindacati per mettere la parola fine alla lunga vertenza e dare il via libera al nuovo piano di investimenti presentato dalla Job & Color. Il gruppo di Prato, che intende rilevare lo stabilimento lucano di Isca Pantenelle dalla Zucchi, si è detto pronto a far partire l’investimento, ma su tempi e modalità dell’aiuto pubblico è ancora nebbia fitta. Dalla riunione è emerso che, fino a quando non sarà varata la carta europea degli aiuti, lo Stato non potrà sostenere nessun tipo di investimento industriale.
Il ministero dello Sviluppo economico ha assicurato che sta lavorando sul piano tecnico per farsi trovare pronto non appena l’Ue avrà dato semaforo verde alla nuova carta. In ballo c’è un investimento di circa 47 milioni di euro per la reindustrializzazione e la ricerca e una ricaduta occupazionale prevista di 165 unità. Ma è il tempo il vero problema, fa notare il responsabile Industria della Cisl lucana, Carlo Quaratino. “Entro il 31 dicembre scade il periodo di cassa integrazione per i 115 lavoratori ex Standartela. Stiamo lavorando per scongiurare questa ipotesi, ma senza il varo della carta europea degli aiuti abbiamo le mani legate e c’è il serio rischio di sprecare una straordinaria occasione per dare un po’ di ossigeno al nostro sistema produttivo”. Se ne riparlerà, dunque, dopo la pausa estiva e comunque entro la metà di settembre, nella speranza che da Bruxelles arrivino questa volta buone notizie. Anche per la Filatura di Vitalba, la riunione del primo pomeriggio è stata aggiornata a settembre. La Regione Basilicata, presente al tavolo di confronto romano con il responsabile della task force Angelo Nardozza, ha comunque assicurato il massimo impegno affinché il centro di ricerca per filati innovativi a Vitalba si faccia. Anche qui i tempi sono molto stretti, tiene a rimarcare Quaratino, perché la cassa integrazione per i 56 lavoratori ex Miroglio scade il 19 novembre.
