Difatti con propria pronuncia il Tribunale di Potenza, sezione civile, in composizione collegiale, (presidente il Dott. Aldo Gubitoso, giudice relatore Dott. Giuseppe LO SARDO e giudice Dott.ssa Daniela AMMENDOLA) ha rigettato il ricorso resa dal in data 25 settembre dal giudice designato pronunciato un ordinanza da cui emerge in modo inequivocabile quanto segue:
1. i terreni assegnati con la quotizzazione del 1890 erano e rimangono di natura demaniale;
2. la proprietà dei terreni anzidetti permane tuttora in capo al Comune, il quale ha diritto alla riscossione del canone annuo nei confronti dei singoli assegnatari.
3. i canoni che gravano su detti terreni ed imposti dal comune di Banzi sono inusucapibili, inestinguibili ed imprescrittibili;
4. il mancato pagamento del canone protrattasi per oltre un ventennio non comporta l’usucapione a favore dell’enfiteuta, ma solo la prescrizione quinquennale del debito per le annualità scadute;
5. l’estinzione del canone comunale invocato dai ricorrenti ai sensi dell’art. 1 della legge 29 gennaio 1974, n. 16 (canone inferiore alle mille lire) non è legittima in quanto i Comuni non possono essere ricompresi nel novero dei soggetti destinatari della norma liberatoria, la quale non si presta (per la sua eccezionalità) ad una interpretazione analogica.
Finalmente quindi si inizia a fare chiarezza su una vicenda che, anche se in modo e per condizioni diverse, non pochi problemi ha creato ai cittadini ed agli amministratori di Banzi e dell’intera Basilicata. Il Sindaco di Banzi, Nicola Vertone, ad ordinanza depositata, ha espresso il suo profondo rispetto ai tanti cittadini ricorrenti che, in buona fede e/o forti delle loro convinzioni personali, hanno adito le vie legali. Inoltre ha voluto ringraziare l’Avv. Francesco Bonito Oliva per la sua elevata professionalità e correttezza nella gestione della vicenda.
Rimane invece da censurare il comportamento di singoli ex amministratori del Comune di Banzi che, in modo strumentale e populistico, dopo avere loro imposti i canoni, e solo dopo aver perso legittimamente le elezioni, hanno ritenuto di cavalcare la protesta costituendosi in giudizio impugnando gli atti da loro stessi deliberati.
Nicola Vertone, Sindaco di Banzi
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