[Articolo di Francesco Cosenza]

Riflessioni intorno e dentro la realtà, dalla quale il senso, a volte estremo del realismo, emerge da descrizioni e narrazioni di scrittori che come Dostoevsckij e Tolstoij, in fasi analitiche contribuiscono alla costruzione dell’identità di un popolo. Costruzione che abbraccia figure e spazi, spazi soggettivi emotivi interni, personaggi spesso drammaticamente immersi nella condizione quotidiana della realtà, resa più reale della stessa, mossi dalla libertà e dalla ricerca, da momenti apparentemente lontani dalla logica descrittiva ma, in piena “coerenza” con la nuova scrittura, penetrante la realtà da tutti i punti di vista.

Essa, visita luoghi assolutamente “normali” animati da gesti quotidiani, testimoni del semplice movimento dei personaggi che, immersi in attimi narrativi, esprimono il loro preciso significato e ruolo nella storia.
Diversi sguardi, pittorici, sociologici ed ovviamente letterari rivolti alla realtà,  hanno permesso la scrittura e le precise descrizioni storiche dei romanzi russi, dove, nelle vite dei personaggi scorrono le proiezioni emozionali dello scrittore, che analizza il senso del tempo e le caratteristiche culturali e sociali del proprio popolo. Vi sono, nei romanzi russi di Dostoevsckij e di Tolstoij  evidenti e serie percezioni della vita quotidiana che spogliata dalla retorica assume il peso descrittivo e complesso della realtà, del senso della verità soggettiva, la narrazione, raggiunge gli animi ponendo interrogativi e problemi aperti sulle vite dei personaggi appartenenti spesso ai ceti sociali più deboli, tormentati da conflitti interiori, i quali nel loro esistere  sembrano reclamare la liberazione dalla miseria e dalle umiliazioni. Concezione dell’ordinario, immensamente vasto, toccante culture e scritture diversificate ma incentrate sulla ricerca semplice della realtà, correlate alla mostra d’arte spagnola della realtà che, a Potenza raccoglie consensi e curiosità, hanno reso interessante la serata dedicata alla “Realidad e Letteratura”, suscitando riflessioni moderne su problematiche sempre attuali.

Astratta idealità, quella di Don Chisciotte e senso pratico, quello di Sacho Panza, sono emersi dalla esposizione di Juan Vicente Piqueras, il quale, apre una finestra sul realismo letterario spagnolo, soffermandosi sulla figura di Don Chisciotte di Cervantes, grande autore del romanzo cavalleresco spagnolo che, evidenzia lo scontro tra l’ideale e il reale, la disillusione sull’epoca vissuta, lontana dai sentimenti eroici. Il reale, figlio dell’attimo, appare nelle descrizioni di Cervantes come una grande risposta alle domande soggettive dei lettori. Gli interventi dei relatori: Stefano Aloe, (Dostoevskij, Tolstoij e la coscienza letteraria del Novecento) e, (Don Chisciotte: sogno e realtà) di Piqueras, inseriti nella cornice artistica della mostra “Realidad”, orientano gli sguardi e le riflessioni profonde, sugli orizzonti di una realtà che spesso non riusciamo ad osservare con consapevolezza.

0 Comments

Leave a reply

©2024 Associazione Promozione Sociale Lucanianet.it - Discesa San Gerardo 23/25 85100 Potenza CF 96037550769 info@lucanianet.it