[Ufficio Stampa Regione Basilicata]

Lo ha reso noto il presidente della Regione, Vito De Filippo, intervenuto, stamane, a Matera, all’inaugurazione del Musma, il Museo della scultura contemporanea. “Questo museo – ha aggiunto De Filippo – è segno di grande civiltà ed è la testimonianza più evidente di come sia cresciuta la regione. La casa editrice Il Mulino sta per ripubblicare il testo demoetnoantropologico scritto dallo studioso americano Edward C. Banfield che sollevò il tema del familismo amorale. Ho suggerito al curatore della nuova pubblicazione di approfondire il tema alla luce di quello che è avvenuto negli ultimi anni. Oggi, infatti, rispetto al passato, si assiste a un notevole grado di associazionismo che si dedica alle iniziative immateriali, segnando un’inversione di tendenza rispetto a quanto registrato nell’analisi di Banfield”.

De Filippo si è poi soffermato sulle potenzialità del museo: “Il Musma, realizzato a costo zero per la pubblica amministrazione, rappresenta una grande sfida perchè si preoccupa di fare della cultura una delle leve più importanti dello sviluppo. Noi siamo consapevoli che la cultura rappresenta un elemento strategico per la crescita dei territori. E non è un caso che l’anno scorso, nella trattativa con le regioni, abbiamo deciso, per la prima volta in venti anni, di candidare la Basilicata al coordinamento nazionale degli assessorati alla Cultura”. Il presidente della Regione ha, poi, sottolineato alcune novità di rilievo presenti nella nuova manovra finanziaria dello Stato come alcune norme sulla fiscalità e sulla incentivazione al sostegno delle attività culturali.

Riprendendo una sua pubblicazione, “Totem e virtù”, De Filippo ha quindi sottolineato che “la Basilicata è una regione a identità debole e che, secondo gli studi più recenti, è una regione fra le più sconosciute nonostante il turismo sia costantemente in crescita. I “Totem” servono alla Basilicata per rendere più forte l’edificio della nostra identità. I lucani non sono una regione, ma un popolo. Sono convinto che il rafforzamento della nostra identità è l’elemento principale per fare meglio il nostro lavoro.

Ora, però, dobbiamo fare il salto di qualità organizzando la nostra regione in distretti culturali, anche per risolvere il problema della gestione. Le risorse finanziarie non mancano. Il modello distrettuale è la vera grande sfida per la Basilicata. Anche su questi temi si avverte la necessità di un grande confronto per mettere a valore esperienze e intelligenze. Perché – ha concluso De Filippo – in cultura ascoltare è molto più importante che decidere e parlare”.

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