Accordo Volontario Regionale per l?utilizzo dei materiali inerti rivenienti da operazioni di recupero (Decreto Ronchi)

Indicazioni positive, in netta controtendenza rispetto all?immobilismo del passato, ma anche tanti nodi da sciogliere sul piano della sostenibilità ambientale e della tutela del territorio. E? quanto emerge dal 1° Rapporto Annuale sull?accordo volontario regionale, relativo al riciclaggio delle macerie edilizie, illustrato recentemente a Potenza. La Basilicata è stata la prima regione italiana a promuovere un accordo volontario per il riutilizzo dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione. La società capofila del programma RECinert per il recupero dei materiali inerti, ha sensibilizzato e stimolato l?intesa sottoscritta nel novembre 2003 dall?Anci Basilicata (Associazione dei Comuni), Legambiente Basilicata, Upi (Unione Province) e dalla Federazione regionale recuperatori. Il progetto, dà attuazione alle direttive del Decreto legislativo numero 22 del 5 febbraio 1997 (Decreto Ronchi) e del Decreto del Ministero dell’Ambiente n° 203/03 che obbliga i Comuni e gli altri Enti pubblici al riutilizzo di almeno il 30 per cento di materiale da riciclo nella realizzazione di opere pubbliche. Otto i Comuni coinvolti dal progetto nel 2004, Cancellara, Noepoli, Rivello e San Fele nel Potentino, altrettanti nel Materano, Gorgoglione, Montalbano Jonico, Tricarico e Tursi.
Le quantità di materiali inerti complessivamente raccolte sono costituite per il 67,7% da rifiuti misti da demolizione e costruzione, per il 27% da miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, per il 5,3% da cemento. Emblematico il caso di Rivello che, grazie ad una corretta applicazione della normativa vigente ed alla sensibilizzazione diffusa tra i cittadini, sulla spinta dell?Ente locale, ha conferito nell?isola comunale preposta alle fasi di recupero e stoccagggio una percentuale di raccolta che si è attestata all?81% (l?anno precedente era l?8%). Al sostanziale contributo dei Comuni si è aggiunta anche una percentuale di raccolta (32,31%) derivante dalle attività delle imprese edili e unità produttive del settore prefabbricati e laterizio, ed in minima parte (1,7%) dai privati. Ritenuto molto soddisfacente l?indice di gradimento del servizio da parte dei fruitori dello stesso, specificatamente ai parametri della qualità di applicazione del servizio, delle professionalità delle maestranze, della flessibilità ed adattabilità alle richieste del cliente, del rispetto dei tempi stabiliti, dell?affidabilità, della facilità di comunicazione e del servizio della società capofila del progetto. Soddisfacente la valutazione sui prezzi applicati, tenuto conto che una adesione sempre più massiccia al progetto comporterebbe anche un abbattimento dei costi di gestione del servizio. Dal 1° Rapporto Annuale scaturisce la necessità di incentivare ulteriormente gli interventi di recupero e riciclaggio dei materiali, favorendo quindi la sostenibilità ambientale e la tutela del territorio, intensificando, contestualmente, i controlli per scongiurare l?abbandono illecito ed indiscriminato degli inerti che alimenta così situazioni di degrado nell?ambiente.

Ufficio Stampa RECinert:
Donato Mastrangelo – 333/3063537
E-mail: mastrangelodon@libero.it

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