Ad ogni problema c’è una soluzione. Questo, almeno, è uno dei motti del pensare illuminista dell’età contemporanea. Ad esempio, ci sono migliaia di persone che scioperando per tre settimane si trovano in un evidente crisi finanziaria e faticano a pagare mutui, bollette, assicurazioni, bollo auto? In questo caso la soluzione è il prestito. L’indebitamento, quindi? E’ proprio così, il Governatore lucano, Filippo Bubbico, ha fatto richiesta alla Nuova Banca Mediterranea, alla Banca Popolare di Bari e alla Regione Basilicata di offrire ai dipendenti della Fiat di Melfi l’opportunità di usufruire di un prestito personale a condizioni particolarmente vantaggiose. Un prestito personale, non un aumento di salario, intendiamoci. Ai lavoratori verrà comunque offerta la possibilità di restituire il prestito personale in comode rate mensili con trattenute automatiche sullo stipendio, per dodici o ventiquattro mesi a tasso agevolato del 3,5 % e senza alcuna spesa aggiuntiva.

A quanto pare, l’iniziativa è stata sollecitata dagli stessi lavoratori che avevano partecipato ai 21 giorni di sciopero tra aprile e maggio e che avevano chiesto alla Regione Basilicata iniziative di sostegno ai redditi, in considerazione delle detrazioni per le giornate d’astensione dal lavoro. Ricordo che i motivi della protesta si indirizzavano verso rivendicazioni serie e concrete quali: l’aumento del salario, l’introduzione della quattordicesima mensilità, il miglioramento delle condizioni di lavoro e conferme sulle prospettive occupazionali del gruppo.

Personalmente non capisco. Torniamo all’inizio. Ci sono almeno 3 – 4 mila persone, molti dei quali con famiglia a carico, che hanno scioperato per circa 20 giorni, ovviamente facendone le spese (e non in senso letterario), non per giocare a “fare i ribelli” o per far dispetto ai padroni ma per la propria dignità e i propri diritti. Una lotta inoltrata non solo per se stessi ma per innalzare il livello di civiltà per tutta la Lucania, per tutto il Sud, anche per le prossime generazioni. Gli stessi lavoratori chiedono – giustamente – “iniziative di sostegno ai redditi” per far fronte al periodo di non lavoro trascorso. La risposta è il prestito personale a tasso agevolato? Pagare gli interessi alle banche? Mah…
Perché non si è pensato di andare a bussare alle porte di casa Agnelli per far sì di trovare una soluzione più coerente con la causa dell’improvviso deficit? Per non disturbare?

Poco più in là, invece, alla STM, c’è qualcuno che aspetta tutt’altro intervento, di tutt’altra natura. Proclamato, infatti, lo sciopero per l’ingiusto licenziamento di un delegato sindacale, del quale le sigle sindacali – FIOM e UILM – hanno chiesto l’immediato reintegro. Qualcuno potrebbe dire: “Ci risiamo”? All’azienda STM, intanto, lavorano circa una sessantina di persone specializzate nella produzione di pulegge per alternatori e altri componenti per le automobili del gruppo. Una sosta lavorativa, difatti, provocherebbe non poche conseguenze nel ciclo produttivo. I sindacati tengono a precisare che il licenziamento del delegato sindacale coincide con la presentazione dell’approvazione della piattaforma rivendicativa basata su miglioramenti salariali, orari e condizioni di lavoro. Si chiede, oltre l’immediato reintegro del lavoratore, anche il ritiro dei provvedimenti disciplinari decisi a carico di altri lavoratori. Nell’attesa che anche al malcapitato propongano un prestito a tasso agevolato?

Siamo tutti convinti – chi più, chi meno – che i problemi alla Fiat e all’indotto non finiscano con una temporanea pace tra sindacati e impresa. Felici di poter essere contraddetti.

0 Comments

Leave a reply

©2024 Associazione Promozione Sociale Lucanianet.it - Discesa San Gerardo 23/25 85100 Potenza CF 96037550769 info@lucanianet.it