In questi giorni presso la Scuola Media Statale di Lagonegro sono esposte, e lo saranno fino alla fine di agosto, le geniali opere del pittore lucano Vincenzo De Filippo (Nell’immagine con opera “Psiche, 2002 – 2,50×80” – Foto Donato Nuzzi).

E’ doveroso citare un excursus della sua vita “devoluta all’arte” che scopre un talento straordinario. L’estroso artista è originario della stessa Lagonegro. Ha tenuto moltissime mostre personali (30) sia in Italia (70) che all’Estero (40): Pesaro, S. Severo, Vibo Valentia, Roma, Palestrina, Potenza, Viggiano, Montemurro, Palermo, Ostuni, Taranto, Cannes, Berlino, Hannover, Amelia, Aliano. Ha partecipato con successo a prestigiose rassegne nazionali ed internazionali, ottenendo premi e riconoscimenti, tra cui: Medaglia d’argento Calabria-Lucania (1980), Virgilio d’oro a Milano (1981), Leonardo da Vinci a Milano e Busto di Davide a Firenze (1982), Targa Maestri Italiani del Colore nell’ambito del gemellaggio Italia-Spagna a Barcellona (1986), Premio Cannes-Sezione Arte al Festival dell’omonima città.

” L’esistere ermetico del nostro De Filippo lo ha portato ad interagire continuamente con il mondo dell’arte e dell’interiorità. Le sue opere presentano precise e dirette stigmatizzazioni, nel senso alto ed etereo del termine, dell’ essere uomo: vitale e meditativo, ricercatore dei più profondi desideri dell’anima, complicato e surreale, quasi stella danzante nietzschana. Le trame intense che modellano le originali tele riescono ad interloquire dinamicamente con le immaginazioni e le fantasie dell’osservatore e dell’estimatore, che può coglierne i riferimenti incisivi ad attuali tematiche sociali; una perfetta comunione di interiorità e lucidi messaggi che tentano di destare le coscienze ‘altre’. Oltre ‘ad un voluto consolidamento dei valori’, il profilo portante dei suoi quadri è pervaso di un astrattismo imprevedibile e di una continua ed estenuante ricerca della luce, della vita, della verità. Il mondo costruito dal pittore si pone come ‘monadismo spirituale’, come un insieme di colori emotivi ed eterne paure, timori, inquietudini, che esplodono in una onnipresente speranza della soluzione eterna.” (Pietro Dommarco)

Oltre ai pregi puramente artistici i suoi quadri hanno un riconosciuto valore economico. Per citarne alcuni più recenti: Ritorno alla fede (1996), La Maschera: L’uomo dai 100 volti (2002), La Danza del Potere (2002), Omaggio a New York (2002). Le stime fatte parlano di somme approssimative che partono dai 100 euro fino ad arrivare ai 7000 euro. E’ la dimostrazione che di arte si può vivere. L’intera comunità lagonegrese e lucana non può che essere onorata nell’ospitare una mostra di Vincenzo De Filippo, un artista, per certi versi, abituato a vivere all’ombra del suo studio e del suo estro.

La scarsa sensibilità ed informazione, come lui stesso ci dice, gli ha regalato, in Basilicata, poche attenzioni. Noi speriamo di essere per lui una degna vetrina e rappresentare una perfetta eco per i suoi pensieri. Le continue incomprensioni con la sua terra lo hanno portato ad intraprendere con incredibile successo l’esportazione del suo genio oltre i confini regionali e nazionali. Vincenzo De Filippo ci testimonia che il perfetto connubio tra talento, passione, volontà e sacrificio riescono a smuovere le barriere dell’indifferenza. Non si può passare per Lagonegro senza aver intrapreso un altro viaggio, quello tra le suggestioni e le invocazioni ‘defilippiane’. Tutto è fibrillazione di poesia, indagine ed emozione.

Per contatti diretti con l’artista Vincenzo De Filippo: 0985/74572 – 0973/22004 – 3200359578

 

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