Si sa che quando mandi in circolo alcune notizie iniziano a girare e a volte ritornano…
A volte ritornano addirittura cambiate in alcune cose, in alcuni frangenti, in alcune sfumature…

Come abbiamo scritto negli articoli precedenti di questa inchiesta il Consiglio di Stato, massimo organo giuridico-amministrativo della nostra nazione, ha decretato a dicembre del 2001 che la trivellazione di nuovi pozzi petroliferi sul Parco del Pollino da parte dell’E.N.I. era “compatibile” con il Parco stesso. La scorsa volta c’eravamo soffermati sull’ambiguità del termine “compatibile” e come potrebbe essere “compatibile” un Parco Nazionale con la trivellazione di pozzi petroliferi e successivamente con l’estrazione di petrolio.

Adesso, invece, degli “uccellini”, ci hanno informato che questo è quello che hanno scritto tutti i giornali e che hanno diffuso i telegiornali, ma in realtà l’E.N.I. aveva l’obbligo, prima di far arrivare la questione innanzi al Consiglio di Stato, di interpellare l’Ente Parco del Pollino e l’Ente Parco, di conseguenza, aveva l’obbligo di rispondere all’E.N.I. motivando la sua risposta. In poche parole l’E.N.I. ha chiesto all’Ente Parco di decidere se la trivellazione di pozzi petroliferi poteva essere compatibile con il Parco e l’Ente Parco, dovendosi attenere ai propri regolamenti interni, ha risposto di “no”, ma senza motivare il suo “no”, senza dare all’E.N.I. nessuna spiegazione di questo rifiuto! L’E.N.I., allora, ha fatto ricorso al Consiglio di Stato.

Il Consiglio di Stato ha ritenuto, da parte sua, che non fosse stata data nessuna spiegazione valida da parte dell’Ente Parco per il progetto dell’E.N.I. di trivellare sul Parco del Pollino e ha ritenuto non valida la sentenza di I Grado che riteneva Parco e petrolio incompatibili e le trivellazioni non effettuabili.

Adesso si potrà dire tutto quello che si vuole: Sono voci che corrono, ma non sono attendibili”, “Probabilmente è stato un errore dell’Ente Parco”, etc… Però è innegabile che a molti non sia venuto da pensare che “i due” prima non abbiamo cercato il cavillo e, poi, si siano messi d’accordo! La cosa lascia incredibilmente costernati!…

Se fosse avvenuto un accordo tra E.N.I. ed Ente Parco sarebbe una vergogna enorme non solo per l’Italia nel quadro internazionale, ma per tutta la Basilicata e la Calabria, che dovrebbero tutelare il territorio ed il Parco del pollino e, invece, in connivenza con l’E.N.I., cercano di distruggerli per interessi economici e politici.

Se fosse stato, invece, un errore (ma!…) dell’Ente Parco, allora, gli uomini che hanno commesso tale errore andrebbero presi singolarmente e processati per direttissima. Non si può accettare un tale grado di superficialità!…

Speriamo al più presto di essere più chiari e precisi con i nostri lettori ed invitiamo l’Ente Parco e l’E.N.I. a darci una spiegazione per queste “voci di corridoio”…

0 Comments

Leave a reply

©2024 Associazione Promozione Sociale Lucanianet.it - Discesa San Gerardo 23/25 85100 Potenza CF 96037550769 info@lucanianet.it